Steve non sapeva se anche solo una minima parte di quello che stava successo fosse giusta.

Un Omega anomalo, più delicato, che durante le lotte di potere nessuno scegliava .quale sarà il destino in cui il padre lo spingerà ? Costretto dagli eventi .

In questo libro sono raccolte tutte le one shots che la autrice ha scritto in seguito alla storia principale. Non saranno obbligatoriamente in ordine cronologico, però daranno un piccolo scorcio della vita del nostro branco. Again thanks to acrayonsmile for letting me translate it

omegaverse

È una semplice scena di vita quotidiana, molto breve, ma che secondo me racchiude completamente l'essenza del rapporto di John e Sherlock. || Flashfic - 415 parole.

Recensita su 13 Reasons Why I Love It [@FanfictionIT] ~Sherlock Fanfiction~ ~#1 in Johnlock~ ~#445 Fanfiction 24/04/2018~ ~#156 Fanfiction~ Tortuga, Anno Domini 1632 John Watson, ex ufficiale della Marina Britannica, affoga i suoi dispiaceri in una taverna: dopo una ferita alla spalla, é infatti stato congedato, e non sa più cosa fare della sua vita; ma brama sopra ogni cosa di poter tornare a solcare quei mari che tanto ama. Ed è pronto a tutto, per farlo. Persino arruolarsi in una ciurma di pirati, con un capitano un po' fuori del comune... Che, guarda caso, è in cerca di un primo ufficiale... Ma questo sarà solo l'inizio di un'epica avventura, che lo metterá di fronte alle temibili minacce dei Sette Mari, e non solo... Unitevi anche voi alla ciurma di un affascinante pirata dagli occhi di ghiaccio e dai riccioli neri. Sherlock Holmes. No. Capitan! Capitan Sherlock Holmes.

Si può scegliere di ignorare i propri sogni. Si può scegliere di non ascoltare i propri pensieri. Ma per quanto si possa provare, non si può scegliere di spegnere il cervello. E tutto ciò che si può fare prima di impazzire è soltanto fermarsi e provare ad ascoltare ciò che hanno da dire. John questo lo sa bene. Lo sa perché negli ultimi mesi non riesce a fare altro che ricordare e fantasticare. Lo sa perché forse lo sta facendo da anni senza nemmeno rendersene conto. Forse per lui è arrivato il momento di fermarsi e prestare ascolto alla propria mente. (Ff ispirata dalla serie tv Sherlock BBC è collocata temporalmente,più o meno, tra la terza e la quarta stagione.)

"Sono vivo, John". Fu l'unica cosa che disse, la sua voce era calma e distaccata, così come lo era sempre stata. Quelle parole arrivarono a John come una cannonata, non riusciva a credere che tutto quello fosse reale. Sherlock era lì, davanti ai suoi occhi e tutto gli sembrava un incubo, come i suoi sogni sull'Afghanistan o l'immagine di Sherlock che si gettava dal palazzo, ma ora lui era lì e sembrava tutto così maledettamente reale. /storia scritta nel dicembre 2013.

La nostra famiglia è strana, chiunque lo capirebbe anche solo guardandoci in una foto. Non siamo consanguinei e le uniche cose che ci accomunano sono il dolore e il piacere. Siamo persone vuote che sono in grado di sentire calore solo di notte. Tratto dalla storia: "Cosa rapprensentano le rose?" chiese lui ingenuamente. "Il sangue e il dolore" rispose suo fratello, continuando a guardare le tombe. "E i gigli? Cosa rapprenstano i gigli?" chiese ancora, indicando i fiori bianchi. "Lo sperma, ovviamente"