[INCOMPLETA] [INTERROTTA] Scritta nel 2014 dalla me tredicenne, sconsigliata per una lettura seria. Sto scrivendo un saggio ("A 13 anni ho scritto una fanfiction") in cui la commento, racconto i retroscena e le mie analisi se vi può interessare!

Sarah ha gli occhi grandi, verdi. Occhi sempre intenti a guardarsi intorno alla ricerca di persone sensibili come lei, che sappiano apprezzare le piccole cose, amino i libri e il mondo che si crea dentro di essi, e che magari ascoltino anche qualche canzone dei Bastille... Catapultata in Inghilterra così velocemente da sembrarle un sogno, Sarah non immagina che nei suoi pensieri al posto della preoccupazione per il nuovo lavoro e il nuovo appartamento si farà strada qualcosa di molto più profondo e importante che sconvolgerà piacevolmente le sue giornate...

Jessica, una ragazza italiana che si trasferisce a Londra per via di un sogno e di una sofferenza. Saranno tante le cose che le cambieranno la vita, agendo positivamente e negativamente sulla sua vita quotidiana. ---------------------- -Dan, io ho il cuore più confuso della mente e più rotto di uno specchio caduto a terra- ripetei guardandolo. -Allora lo dovremmo aggiustare questo cuore, che dici?- disse sarcasticamente, ma con un evidente segno di tristezza nella voce. -Gli specchi rotti sono irreparabili. Tu peró occupi quel vetro leggermente più grande degli altri e lo stai arrotondando, stai corrodendo gli spigoli come fa il mare e sono sicura che un giorno mi risveglieró e mi sentiró come quelle belle pietruzze verdi che vengono dopo che il mare ha corroso il vetro delle bottiglie. E quel giorno voglio risvegliarmi accanto a te- -Lo farai Jessi. In fondo il mare non abbandona mai le sue cose più preziose- (Dal cap. 28)