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In un mondo dove la magia è al centro di tutto, esiste una leggenda che parla di un essere in grado di cambiare le sorti dell'universo: gli Eredi della Fonte, due individui nati con la capacità di controllare ogni aspetto della realtà, ma destinati a essere segregati per evitare che i loro poteri consumino tutto.
Ayla, primo Erede della Fonte, è stata imprigionata sin dalla nascita in una fortezza nascosta, protetta e temuta. La sua forza è inimmaginabile: può creare, distruggere e persino fermare il tempo, ma un frammento del suo potere resta inutilizzabile, un pezzo mancante che non può attivare da sola. Questo frammento è l'unica arma in grado di uccidere il Re Nero, un tiranno immortale che ha schiavizzato il mondo e ridotto interi regni in cenere.
Zorath, anche chiamato "Re Nero", però, non è invincibile per caso. Il segreto della sua immortalità risiede in suo figlio, Kieran, il quale possiede un dono unico: l'abilità di amplificare ed equilibrare qualsiasi magia con cui entri in contatto. Kieran, disgustato dalla crudeltà del padre e ossessionato dalla sua stessa redenzione, decide di ribellarsi e libera Ayla per convincerla a unire le forze.
Ma Ayla non è disposta a fidarsi. Per lei, Kieran è un simbolo vivente del tiranno che l'ha tenuta prigioniera per tutta la vita. D'altra parte, Kieran vede Ayla come un pericolo incontrollabile, una bomba a orologeria che potrebbe distruggere tutto se lasciata libera. Nonostante l'odio reciproco, sono costretti a collaborare: l'unico modo per fermare il tiranno è combinare i loro poteri.
Il loro viaggio è disseminato di pericoli: creature magiche inviate dal nemico, fazioni di ribelli che non si fidano né di Ayla né di Kieran, e, soprattutto, il rischio che i loro poteri, se usati senza equilibrio, possano annientarli. Kieran deve imparare a padroneggiare il suo dono, mentre Ayla deve trovare il coraggio di lasciare che qualcun altro acceda alla parte più pericolosa di sé.