pxtitefleur
New York, 1953. La notte è piena di luci e di promesse non mantenute. Nei vicoli illuminati dai neon, tra i locali di Harlem e le strade impregnate di pioggia e fumo di sigarette, il jazz è la colonna sonora della città. Nel piccolo club chiamato The Howl, due anime si incrociano sotto i riflettori soffusi. Remus è il pianista del club. Suona con dita segnate dalla nicotina, il volto scavato dall'insonnia e il cuore intriso di malinconia. Il suo jazz è lento, spezzato. La gente nel locale ascolta, beve whisky e dimentica, ma Sirius no.
Sirius, la stella del The Howl, il ragazzo che vive sul filo del rasoio. Canta con voce roca, da uomo vissuto, eppure ha negli occhi il fuoco di chi non si è ancora lasciato spegnere dal mondo. La notte scivola tra le note e i baci rubati nei vicoli dietro il club, ma il jazz è fatto per i cuori spezzati. E il destino ha sempre con sé una melodia crudele.
pxtitefleur | 2025