Louis inherits a house from a family member he never knew existed. Harry takes care of the garden. Niall is one step from calling Lorraine Warren and sure to see Louis in an episode of The X Files soon. __ A story of soul-deep connection, relentless haunting and the quiet strength it takes to remember. My Heart Is a Haunted House asks: what if you could find your way back, over and over again?

© thealmightyavocado on archiveofourown ~ "Harry, I-I'm so sorry..." Louis stutters out, trying to keep his voice level and even, to portray a depiction of strength, but with the way Harry is looking at him, staring at him like he has a personal passage way straight to Louis' soul, it's so hard, nearly impossible. That simple opening phrase, that short introductory acknowledgement that is often rushed out so easily, painlessly, at a safe distance. Giving a doctor the ability to portray empathy without true emotion, without feeling the full brunt and sheer force of the underlying pain itself. But Louis feels it, he feels the crushing agony laced behind the phrase, he feels the weight of the painful words slipping from his lips, the cause and effect that the three-word expression holds. The distantly empty "I'm so sorry" that doctors throw out in self-preservation, isn't at all empty for him. Louis recognizes it, he understands it, he feels it. ✚☤✚ a fated story of two broken and battered boys who barely survived the unimaginable and how the love of one little brave girl defies all the odds and somehow puts them back together.

How come falling in love with the person he hated most was so easy? Who the hell did this guy think he was? How could he stand there on the pavement, gorgeous and beautiful, and make Harry fall back into a swirl of desire, when fifteen minutes ago he made his skin prickle with hurt? God, he hated him. He wanted to bash his face into bits. The problem was that more than that, he wanted to kiss him. Between the two options, he would instantaneously choose the second. A mortal enemies with benefits story with a touch of football, lust, and family drama. The Unbelievers Story from Harry's point of view. (I think everyone knows, I do not own this book. All credits to @isthatyoularry I'm just posting it on Wattpad cuz I can't for gods sake figure out how to use AO3)

"Sembriamo due ragazzi al loro primo appuntamento", mormorai concludendo il mio pensiero. Persino Harry abbassò lo sguardo sulle sue mani nodose, piene di anelli e belle grandi come le ricordavo. "Sai... Louis, potremmo davvero ricominciare in questo modo" [Minilong Larry, tratta da Recovery Lessons]Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson

"Mi chiedo ogni giorno se sia colpa mia. Se è per il mio fisico, la mia faccia, il nuovo me; se è per come sistemo i vestiti nell'armadio, per come spolvero con la musica alta, per come sistemo le tue scarpe, per la mia cucina" lo guardò negli occhi, chiedendogli di smentire, di non farlo continuare a parlare, ma Harry rimase in silenzio col respiro pesante, cercando di capire quale fosse il punto del discorso. "Mi chiedo ogni giorno quale sia il problema, Harry. Mi chiedo anche perché non mi desideri più, perché non mi abbracci la notte, perché mi eviti di giorno, perché non fai una telefonata. Mi chiedo ogni cosa e, non faccio la vittima, Harry. Ti scordi del nostro anniversario, ti scordi di fare la spesa, ti scordi dei nostri appuntamenti; quando voglio baciarti ti rifiuti perché sei stanco, quando voglio solo abbracciarti hai sempre del lavoro da svolgere, quando ti chiedo di guardarmi sposti lo sguardo altrove; quindi, Harry, tu cosa pensi che sia successo?" Sequel di Hypnotic[.]

Os partecipante al contest "Pick someone who's supportive" "Sai..." sussurrò ancora per poi voltarsi e ondeggiare al ritmo della musica, inseguendo il piacere perverso che sentì dentro. Louis desiderò toccarsi, sentire gli occhi di tutti addosso e godere delle loro espressioni. E lo fece, scompigliò i propri capelli scivolando a toccarsi i fianchi e a scuoterli fin troppo lentamente. Harry gli guardò il culo - senza girarci troppo attorno - ma poi si ritrovò a guardare il suo pacco e solo allora si rese conto di dover alzare lo sguardo. "Puoi dire al mio papino che-" si morse le labbra e gli poggiò nuovamente le mani sulle cosce, questa volta affondandogli le dita nella carne. "Che il suo bambino si struscia contro pali da lap dance e si spoglia come le peggiori puttane" ed Harry non riuscì più a respirare perché la sua voce era così profonda e calda da spegnergli il cervello. Stripper!Louis / Secretary!Harry / 52K

Louis Tomlinson gioca al Manchester ormai da quando è bambino ed ora che è passato alla Premier League cerca ogni giorno di dare il massimo per poter indossare la fascia da capitano. Harry Styles non gioca per diventare capitano, tifa Manchester da quando è nato e da qualche anno il suo calciatore preferito è Louis Tomlinson. Ritrovarsi insieme in squadra sembra quasi un segno del destino, ma il destino sarà dalla loro parte? #1 onedirection 29/07/2021 #1 amore 01/10/2021

Louis Tomlinson thinks he has it all-the perfect girlfriend, the perfect career, the perfect life. At least, that's what the world sees. The truth? Perfection has never felt so fake. Every night, Eleanor disappears without an explanation. Every morning, she returns, acting like nothing happened. Louis knows something isn't right. But what's worse? He can't admit it. Not to himself. Not to anyone. Harry Styles, on the other hand, has never believed in love-but he knows whatever Louis and Eleanor have? That's not it. He's seen the way Louis watches her leave, the way he pretends not to care. And he knows exactly why. Because Harry knows the truth. He knows where Eleanor goes. He knows who she's with. And he knows-no matter how much it hurts-Louis won't believe him. Not yet. So Harry has two choices: stay silent and watch the person he loves break himself over a lie... or finally tell Louis what real love looks like. However, they arent allowed to be together. Their Manager would go crazy. But some stories aren't meant to be told. Some words are never meant to be spoken. And maybe some love is meant to stay... Unwritten.

dove: louis viene da una famiglia ricca ma si sforza di nasconderlo, è pieno di problemi ma cerca in ogni modo di sminuirli e lasciarseli alle spalle. zayn è letteralmente un angelo sceso in terra e fa di tutto per aiutare il suo migliore amico. harry si innamora perdutamente di louis ed è l'unico che riesce a farlo sentire finalmente a suo agio. al sicuro. dove per louis la vita "è quello che è", lui ha quello che si merita, e va bene così. mentre harry cerca in tutti i modi di fargli capire che è una cazzata, e l'amore può esistere anche per lui. TW: - smut (non tanto e non descritto a fondo) - menzione di autolesionismo - vomito (non descritto)

Louis e Harry, inseparabili fin da ragazzi, con una vita difficile da vivere e da accettare, con un presente fatto di amore e dolore, di gioie e di sofferenze. Amarsi è facile sotto l'effetto delle droghe, resistere alla tentazione è troppo difficile, costruire un futuro insieme è distruttivo per entrambi. Scegliere di salvare l'amore della sua vita porta Louis ad abbandonare Harry. Desiderarsi, volersi, amarsi, a che prezzo? Disperatamente per vivere, disperatamente per morire. Quattro anni dopo Louis torna a Londra, costretto ad affrontare il suo passato ma la consapevolezza di non essersi mai dimenticati, il bisogno di sentirsi vicini senza ferirsi, l'urgenza di accettare le loro nuove vite. Amarsi in modi differenti non fanno di loro due anime diverse. ** Harry chiude gli occhi, alza la testa verso il soffitto e la scuote, con la lingua annodata, incapace di parlare, e ogni muscolo del suo corpo troppo pesante per muoversi. «Non vuoi sapere come mi sono scopato mezza Seattle per cercare di dimenticarti?» «Oppure vuoi sapere di tutti quelli da cui mi sono lasciato scopare immaginando che fossero te?» [...] «Smettila,» riesce ad ansimare. «Ti prego.» «Smettere cosa?» domanda Louis. «Di dirti cose che non vuoi sentire? O di farti provare emozioni che non vuoi provare?»