"Il custode della dannata"
_JUSTLOVERRRR_
La bellezza è un giuramento eterno.
E ogni giuramento ha un prezzo.
La luna quella notte non brillava.
Sanguinava.
Come ogni volta che lei piangeva in silenzio.
Nel cuore della Valle dei Notturni, dove il sole non osa sorgere, dove le ombre sussurrano nomi dimenticati dagli dèi, esiste una prigione scolpita nel ventre della terra.
Non fu costruita per contenere un corpo, ma per custodire un'eresia.
Una leggenda.
Lì dentro viveva lei.
Un tempo, Evangeline fu creatura del cielo.
Incantevole. Libera. Viva.
Cantava con le stelle e danzava tra i venti d'oro.
«La bellezza non ti salverà» le disse Dio.
«Ma ti maledirà con chi la vorrà possedere.»
Lucifero, il primo a cadere, la desiderò come si desidera un peccato irripetibile.
Le offrì un dono: la vita eterna, per preservare la sua bellezza.
Lei accettò. Ingannata. Sedotta. Dannata.
La pelle divenne più chiara della luna.
Gli occhi, rubini assetati.
Il cuore... silenzioso.
Trasformata in vampira regale e indomabile, Evangeline fu innalzata a regina d'un impero che odiava, incatenata dalla sua stessa perfezione.
Era troppo potente per ucciderla.
Troppo affascinante per lasciarla libera.
Troppo imprevedibile per sopravvivere tra i suoi simili.
Disobbedì. Sempre.
Alle leggi dell'inferno, alla fame, a Lucifero stesso.
Così fu rinchiusa.
Nell'unico luogo che potesse contenerla: una gabbia d'argento puro, immersa nell'oscurità eterna.
E lì rimase. Per secoli.
⸻
Un giorno... qualcosa cambiò.
L'aria vibrò. La pietra tremò.
Evangeline sollevò lentamente il viso.
«Cos'è questa luce?»
mormorò, sfiorando la parete come se potesse attraversarla.
Non era luce. Era un battito.
Un'anima.
Kael.
L'angelo prediletto. Giudice celeste.
Mandato dal Cielo per annientare l'esercito di Lucifero.
Freddo, puro, letale come la spada che portava.
Ma quando i suoi occhi lambirono la prigione, non trovarono un mostro.
Trovarono lei.
Una tentazione che neppure Dio aveva osato nominare.