[Thriller/Paranormale/Romance] TW: blood, abuse, self-harm, suicide. Alessandro si è appena trasferito a Milano per iniziare la magistrale. Niente lo entusiasma in quella città grigia, ma l'appartamento che ha preso in affitto è senza dubbio il più economico di tutta la zona, forse di tutta la città. Perché in quella stanza è morta una ragazza. Erika. La sua vita, così come la sua morte, è stata una tragedia a cui nessuno si è interessato abbastanza. Ognuno si è dato la risposta che preferiva per accettare la sua scomparsa. La vita di tutti va avanti. Ma non quella di Alessandro. Ci sono troppe domande senza risposta, troppi dettagli che nessuno sembra aver notato, troppi segreti sparsi per la camera in cui non riesce più a dormire. Sente il bisogno di scoprire la verità. Per fare chiarezza sulla fine di una vita che non ha potuto salvare. Per portare pace al fantasma che infesta i suoi sogni e i suoi pensieri. Per avere il diritto di vivere nella stanza in cui Erika è morta. ATTENZIONE! Assicuratevi di stare leggendo questa storia dal sito di Wattpad e dal profilo di FDFlames. Altri siti potrebbero copiare illegalmente questa storia e alterarne il contenuto.

Napoli, 1934. Il commissario Ricciardi è alle prese con un delitto come tanti, almeno per lui che è abituato a vedere i fantasmi delle vittime con i propri occhi. Una rapina finita male, con dei dettagli che, però, non tornano. Non tornano né a lui né al dottor Bruno Modo, collega medico legale e amico in pubblico, ma segretamente unito a lui da sentimenti più profondi, in un'epoca in cui a dare troppo nell'occhio si rischia la vita. Ricciardi, però, quasi si dimentica del tutto del caso e dei pericoli che corre quando alla sua porta, nel cuore della notte, bussa un evento inaspettato, inspiegabile. Uno di quelli di cui non può parlare a nessuno, nemmeno a Bruno, pena l'essere preso per folle, e che lo fa sentire sempre più lontano dalla vita e sempre più vicino alle schiere di fantasmi che la attorniano. Cosa si nasconde nel sottosuolo di Napoli? [Può essere letta come originale] [Immagine di copertina a opera di @miryel]

Una collezione degli incipit che mi hanno colpito leggendo storie su WattPad: quelli per me più d'impatto, originali, o che destano curiosità.

Le bugie che ci legano . . . All'università di Harvard esistono vari tipi di persone: chi infrange le regole, chi le segue. In altre parole: chi fa parte del Filrouge e chi non ne è nemmeno a conoscenza. Il Filrouge non è un club segreto come tanti. Chi vi accede sono coloro che custodiscono un segreto così profondo da essere riusciti a ricevere una criptica email. E quando ottieni l'invito, non c'è via di ritorno. Ellen Bilson, arrivata al college, inizia a vivere quella vita che da sempre le era stata negata. Ma proprio quando crede di essersi lasciata il passato alle spalle, si ritrova coinvolta tra i segreti e i misteri del Filrouge. Ma la sua scoperta più grande è un'altra: nessun club sopravvive senza un leader, colui che conosce tutti i segreti, quelli che ognuno tenta disperatamente di nascondere agli altri e a se stesso. Tra i due scoppia subito un disprezzo. Lei disapprova il controllo che lui esercita. Lui non tollera la sua interferenza. Ma dietro ogni loro conflitto si nasconde qualcosa che nè l'odio nè la manipolazione possono cancellare. Non sanno, però, che il destino ha un modo tutto suo di stravolgere i piani. «Sono il capo di questo club e sono a conoscenza di ogni vostro segreto. Benvenuti al Filrouge.» Copertina: @sono_esse

Un viaggio fra assurdo e realtà. Una fuga nelle notti di Amburgo. Questa è la storia di come ho rischiato di diventare un albero, ho perso il sonno, inseguito chimere, litigato con proiezioni psichiche e sono quasi finita al centro di uno scandalo dimensionale. Non ho chiesto io di gettare all'aria la realtà per come la conoscevo. O di fare da psicologa a spiriti centenari. O di stare a sentire un idiota elencarmi tutti i tipi di marmellata esistenti. Mi chiamo Simone Stadtpfeifer, nerd a tempo perso e nervosamente afflitta da fenomeni improbabili. Vi volevo solo avvisare: se cercate la coerenza siete nel posto sbagliato.