Sofia ha diciotto anni e porta cicatrici invisibili. Alla Riviera delle Muse cerca solo l'ombra, lontana dai riflettori e dai segreti che la tormentano. Poi c'è Matteo: brillante, audace, irresistibile. Ogni suo sguardo è un fuoco che rischia di consumarla, ogni sorriso un silenzio che la spinge a scoprire ciò che non osa dire. La sua presenza la infastidisce... eppure qualcosa tra loro arde, incontrollabile. Tra silenzi carichi di significato e desideri proibiti, entrambi si confrontano con le proprie paure e vulnerabilità. Non è un amore facile... ma mentre uno cerca di dare un nome a ciò che provano, l'altro teme che farlo distrugga tutto.

Zarokon è un regno che vive sotto la luce della luna. I suoi abitanti studiano gli esseri umani, che loro chiamano Tomot, da cui prelevano periodicamente campioni di emozioni. Roslyn, un'umana in preda alla disperazione per aver perso il suo amore, Carlos, costretto ad allontanarsi da lei a causa delle maldicenze del paese, in una notte gelida s'imbatte in un luogo che non appare su alcuna cartina geografica. Ben presto scopre che si tratta del regno di Zarokon, il cui popolo, in apparenza multietnico e tutt'altro che accogliente, possiede straordinarie abilità, legate alle emozioni umane. In attesa di ritrovare la via che la riporti a casa, Roslyn è costretta a permanere in quel luogo che non conosce la luce del sole, intraprendendo un avventuroso viaggio, tra profondi misteri che riguardano la specie umana. Crescendo nella volontà e nel coraggio, comprenderà le ragioni della sua presenza a Zarokon, forse non del tutto casuale.

Giulia ha tredici anni, una felpa troppo grande per nascondere i lividi e una verità che nessuno vuole vedere. Nel parco, il cuore sporco e rumoroso di un quartiere popolare dell'hinterland milanese, racconta il suo inferno. Ma anche le sue speranze. Racconta l'amore che non ha avuto. E quello che prova a riconoscere. Racconta di Alice, che le tiene la testa mentre vomita. Di Turi, che vuole salvarla. Di ragazzi complicati, ognuno con la sua storia. Di amicizie strane, piene di crepe, ma vere. Di pillole, di strane fratellanze, di famiglie consumate. E di quel corpo che non le appartiene più. È una storia di sopravvivenza, la sua e di ragazzi nati già con le ginocchia sbucciate e sogni a cui fanno fatica a credere. Un viaggio urbano che mostra una realtà scomoda, persino indigesta. Una voce, quella di Giulia, che ti entra dentro le ossa e te le graffia. Una voce che ti farà male, perché lei urla verità che non dovrebbero essere taciute. Nota "Nel nome di padre" è una storia di finzione che tratta temi delicati come l'abuso, la violenza domestica, l'abbandono emotivo, la povertà e il disagio giovanile. Non è una storia facile, e non vuole esserlo. Il mio intento non è scioccare, ma dare voce a chi non è stato ascoltato. Le scene più forti sono raccontate con rispetto e consapevolezza, e non hanno mai lo scopo di spettacolarizzare il dolore. Questa è una storia di denuncia, ma anche di amicizia, di resistenza e di speranza. Se ti senti vulnerabile rispetto a questi temi, ti invito a leggere con cautela o a cercare storie più leggere. Grazie per essere qui.

Contiene linguaggio e contenuti espliciti🔞 Bella, alta, fine, atletica. Sono queste qualità che non appartengono per nulla a Miriam Garino una ragazza italiana che ottiene una borsa di studio di due anni presso la "San Sebastián" una tra le scuole più prestigiose di Spagna. Miriam è semplicemente una ragazza normale solo un po' in carne, goffa e con la lingua un po' lunga che indossa grossi occhiali rotondi alla Harry Potter, ha i capelli a caschetto e forme prosperose che la rendono insicura anche a causa del suo turbolento passato. Durante il suo primo giorno di scuola conoscerà Valerio Sànchez che, pur essendo figlio del ricco imprenditore che ha ristrutturato la scuola é costretto ad una vita fatta di regole ferree e di privazioni sia sociali che sentimentali e saranno proprio le attenzioni che Miriam gli riserva fin dall' inizio a far sì che si innamori perdutamente di lei. Dopo un paio di mesi nella vita di Miriam entrerà, come un uragano, Aquil Martìn: sfacciato, egocentrico e testardo che cercherà di sedurla per puro divertimento. L'astio tra i due ragazzi non sarà accentuato solo dall'interesse nei confronti della ragazza, ma anche da un segreto che li lega in modo indissolubile riscrivendo il passato di entrambi. Tra intrighi, segreti scomodi che vengono a galla ed uno strano "rituale" eseguito durante le scatenate feste spagnole Miriam si troverà a scegliere tra la sfavillante e misteriosa vita dell'uno e il turbine di passione ed adrenalina dell'altro. Dalla storia: "Non aver paura di ciò che provi perché sono proprio i sentimenti impulsivi, quelli che vorresti ma non riesci a controllare che ti fanno capire di cosa hai realmente bisogno mia piccola Briseide."