Simone Balestra è un insegnante di matematica che ha trasformato il controllo in un'arte. Tre metri: questa è la distanza di sicurezza che mantiene tra sé e Manuel Ferro, il collega di filosofia che da tre anni occupa ogni suo pensiero non richiesto.Quando la preside li costringe a collaborare a un progetto interdisciplinare sull'infinito, quelle distanze accuratamente misurate iniziano a crollare. Tra lezioni condivise, preparazioni in biblioteca e conversazioni che scivolano pericolosamente oltre il professionale, Simone scopre che alcuni limiti, matematici ed emotivi, non sono fatti per essere rispettati. Ma avvicinarsi significa rischiare. E per qualcuno che ha passato anni a proteggere il proprio cuore dietro equazioni e routine, il rischio più grande non è essere rifiutato. È scoprire che forse, per una volta, non lo sarà.

Manuel ha trent'anni, insegna filosofia ed è rimasto l'eterno ragazzino che non è mai davvero cresciuto. Vive a Roma con il suo migliore amico Matteo e colleziona relazioni brevi senza mai impegnarsi seriamente. Quando il suo amico più caro, Simone, gli annuncia di aver accettato la proposta di matrimonio del compagno Filippo, qualcosa dentro di lui si spezza senza che riesca a capire perché. Simone, ventinove anni, ingegnere aerospaziale, è sempre stato il più maturo e razionale dei due. Convive da tre anni con Filippo, un uomo gentile e affidabile che rappresenta tutto ciò che dovrebbe volere da una relazione. Mentre Simone si prepara al matrimonio, Manuel è costretto a confrontarsi con sentimenti che ha sempre negato. Inizia quindi un doloroso percorso di consapevolezza. Una storia d'amore che attraversa gli anni, ambientata nella Roma contemporanea, dove due uomini devono imparare che crescere significa anche avere il coraggio di essere vulnerabili, di rischiare, di dire la verità anche quando fa paura. Perché a volte l'amore non basta se manca il coraggio di viverlo fino in fondo.

STORIA AMBIENTATA DOPO LA SECONDA STAGIONE Manuel e Simone sono amici, legati da una complicità fatta di sguardi, silenzi e risate che non hanno mai avuto bisogno di spiegazioni. Ma qualcosa cambia. Simone si allontana, e accanto a lui compare Lorenzo, che sembra essere per lui la persona giusta al momento giusto. Manuel, che aveva sempre pensato di sapere chi era e cosa voleva, si ritrova spiazzato da una gelosia sottile, da un vuoto che brucia e da una domanda che non aveva mai osato farsi. Forse Simone non è più lo stesso. O forse è Manuel che sta imparando a guardarlo per la prima volta davvero. Una storia di confini sfumati, di amicizie che diventano altro, e di un cuore che impara - tra esitazioni e desideri - a riconoscere sé stesso.

La fama di Manuel lo precede, difatti Simone conosce le voci che circolano su di lui ancor prima di conoscerlo di persona, il che influenzerà parecchio il giudizio che ha di lui. Manuel, al contrario, di Simone conosce solo il nome e il volto, nient'altro. Non sa nemmeno l'esistenza di un secondo Balestra, identico a lui, di nome Jacopo. E questo si rivelerà un po'... un mezzo problema, all'inizio. Ma più il tempo passa, più si ritroveranno a sapere molte cose che li porteranno a cambiare totalmente la visione e l'opinione che hanno dell'altro (e Manuel imparerà a non scambiare più i due gemelli... forse.) Ma, per quanto proveranno ad avvicinarsi, ci saranno sempre delle voci in sottofondo che faranno in modo di riportare i vecchi pregiudizi a galla: chi vincerà questa battaglia? - Grazie ad Emanuela @melindamiyy per la copertina ♥️

ogni tanto qui spunteranno delle piccole os sui miei figlioletti perché mi mancano :)

«Oh, me se vede?» Conosce pure la voce. Come potrebbe dimenticarla? Anche se dicono che sia quel particolare che svanisce per primo dalla memoria, Simone non ha mai scordato la sua. Sarebbe impossibile da cancellare. Rimane così impietrito da una simile visione. Sono almeno diciassette anni che non pensa a Manuel Ferro. Che obbliga la sua mente a non pensarci.

«Se tipo domani ti dimenticassi tutto, no? A me basterebbe uno sguardo e tu saresti perso». Si muove e con non poca fatica, rischiando di far cadere il computer da quel rialzo improvvisato, si posiziona sopra al corpo del compagno, con le ginocchia piegate all'altezza dei suoi fianchi. Simone ridacchia e «Vedi che fai cadere tutto!» lo rimprovera. «Non cade niente» Manuel lo rassicura e si sporge in avanti col busto per depositare un bacio lieve dapprima sulla punta del suo naso e in seguito sulle labbra. «Poi avresti il colpo di grazia» sussurra. «Cioè?». «Cioè verrei da te e piano ti direi Ciao Peter» lo bacia di nuovo «Sono la tua MJ» .

Tre mesi dopo l'incidente Simone deve fare i conti con la realtà, il costo è di dover reprimere i propri sentimenti. Lui che si era sempre sentito difettoso per l'incapacità di amare, adesso è costretto a smettere pur di essere felice. Manuel però fa fatica ad uscire dalla sua testa perchè ogni volta che gli rivolge "quello sguardo" a Simone esplode il cuore.

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"Abbiamo detto la stessa parola contemporaneamente. Se non ci tocchiamo il naso va a finire che non ci sposiamo." "Quindi se non mi tocco il naso ti sposerà qualcun altro?" "Io non lo voglio sposare qualcun altro, io voglio sposare te." "Allora mi sa che sarò costretto a sposarti." "Allora mi sa che saremo costretti a sposarci." In collaborazione con @mityboh