Le cose che non dico
AsselaBooks
Lei, Evelin, una qualsiasi ragazza di 17 anni.
È introspettiva, sveglia e molto più matura di quanto lasci trapelare.
Non è il tipo che è abituato a truccarsi o a mettersi in mostra: preferisce dormire quei minuti in più piuttosto che perdere tempo davanti allo specchio.
Ha un'ironia tagliente e un'intelligenza vivace, ma anche un cuore tenero che si nasconde dietro una corazza fatta di risposte secche e di "non me ne frega un cazzo".
Sotto quella facciata tranquilla si agita una grande voglia di fare, di essere, di lanciarsi... anche se ha paura.
Sempre accompagnata da Daniel, suo fratello maggiore, 24 anni.
Il classico fratello maggiore "ingombrante", sia per statura (alto quasi due metri) che per personalità.
Sta attraversando un momento di pausa e transizione: ha mollato università e ragazza, è tornato a casa e cerca di ricostruirsi un equilibrio, magari partendo da quel lavoretto in officina.
Sempre spettinato, jeans larghi e felpa. Occhi svegli e sorriso facile.
All'improvviso spunterà Henry.
Proprio il tipo che entra in scena senza chiedere permesso, non per maleducazione, ma perché è fatto così: diretto, sicuro di sé.
Ha 19 anni e lavora part-time nell'officina insieme a Daniel, anche se sembra sempre che ci sia finito per caso - eppure sa esattamente cosa fa.
Capelli scompigliati, fisico tonico e sguardo fermo e tagliente dagli occhi blu, di quelli che ti leggono anche quando non vuoi dire nulla.
Fatto di battute pronte e una certa insolenza, riesce ad essere affascinante.
Ti provoca, ti osserva, ti punge e poi resta. Ma questo Evelin non lo sa, perché cosi come lei, non si apre facilmente.
Sarà una sfida costante.
Evelin, che ha costruito con attenzione quel muro di distacco e ironia, inizia a chiedersi perché lui sembri passarci attraverso con tanta disinvoltura.