Alex_Bts_
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Minho era un enigma per tutti. Elegante, silenzioso, con quello sguardo tagliente che sembrava leggere dentro l'anima. Sul palco era fuoco controllato, fuori era gelo calmo. Nessuno si avvicinava troppo, perché Minho non lasciava spiragli.
Chan invece era caos meraviglioso. Sempre sorridente, leader nato, capace di tenere insieme il mondo degli altri anche quando il suo tremava. Nascondeva le sue cicatrici dietro risate forti e abbracci sinceri. Ma Minho lo vedeva.
Non era amore a prima vista. Era tensione. Erano occhi che si cercavano e si sfidavano. Erano frasi non dette che pesavano più delle parole. Durante una notte di prove, mentre pioveva e lo studio era vuoto, Chan restò da solo a sistemare i suoni. Minho lo osservava in silenzio da dietro la porta, combattendo tra l'orgoglio e il desiderio.
"Allora non entri?" disse Chan, senza nemmeno voltarsi.
Minho entrò. Si sedette accanto a lui. Nessun sorriso. Solo silenzio. Poi, piano, con voce bassa: "Tu riesci a far rumore anche nel mio silenzio."
Chan lo guardò, sorpreso. Un battito di cuore. Un respiro trattenuto.
E da quella notte, non si cercarono più. Si trovarono.
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