Fra le atrocità commesse dall'animo umano, spesso si dimentica la più crudele rivolta al genere femminile: la caccia alle streghe. Perdurata per secoli, raggiunge il suo apice nella metà del Seicento. Donne morte, donne malate incomprese, donne "volubili" e donne incantatrici: non esiste cura per loro, solo la forca. 1654. Ophelia è una giovane abitante della ormai tiepida e spenta comunità di Salem. Qui mancano i soldi, manca la condivisione, ma certo non si scarseggia di paura. Ophelia non è sposata, e i suoi lunghi capelli rossi sono una macchia difficile da nascondere, soprattutto agli occhi del fratello Adam. Lui, che della bramata sorella vive e respira, preferirebbe uccidere che lasciarla andare. Una sventura, però, destinata ad accadere quando il lord Uriah Donovan irrompe nelle loro vite. Lui, signore della città, con le mani sporche del sangue di centinaia donne innocenti in tutta la contea. Lui, il lord cacciatore di streghe, ora davanti alla loro porta con la vecchia promessa di avere in sposa la giovane. E cos'è il matrimonio per una donna libera, se non l'ennesima delle prigioni?

[IN REVISIONE] È l'estate del 1988 quando Riley Gilbert è costretta a dire addio ad Autumn Bates, la ragazza di cui è perdutamente innamorata. È il suo primo vero amore, ma la loro storia ha già messo a dura prova gli ottusi valori di Redwood, Maine, e quello che era solo uno scandalo rischia di trasformarsi in qualcosa di molto peggio. Autunno 2008. Riley è ormai una fotografa affermata e ha accettato il proprio passato. La sua vita è andata avanti. O, almeno, così crede finché la notizia della scomparsa di Autumn da Barn, una piccola cittadina del Tennessee, non rimette in discussione tutte le sue certezze. A distanza di vent'anni, Riley si ritrova a dover scavare tra sentimenti che pensava di aver sepolto per sempre e i segreti più torbidi di Redwood. Tutto per ritrovare la ragazza che le ha insegnato ad amare e dare risposta a un'unica, pericolosa domanda: cosa è successo davvero ad Autumn nel 1988?