emmaicontenta
- Reads 161
- Votes 46
- Parts 15
Thunder Series, libro 3
Il dolore può distruggere.
Oppure, se gli lasci spazio, può diventare il terreno su cui far nascere qualcosa di nuovo.
Sono passati anni da quel 4 settembre, ma Mariana è rimasta lì.
Intrappolata nel silenzio dopo l'urlo, nella stanza vuota lasciata da Manuel.
Lui era il suo sole, il centro attorno a cui ruotava. Anche se non l'ha mai davvero guardata come lei sperava.
Ora che lui non c'è più, tutto sembra sospeso. Compreso il cuore.
Ma c'è qualcuno che, da sempre, la osserva da lontano.
Leandro lo sa bene, cosa vuol dire perdere.
Conosce il peso del lutto e delle parole mai dette, il vuoto lasciato da chi non torna.
Per tutti è il ragazzo che fa ridere, che alleggerisce i momenti duri.
Ma dietro ai sorrisi si nasconde un dolore che nessuno ha mai saputo davvero leggere.
E in quel dolore, silenziosamente, c'è sempre stata Mariana.
Lei lo ha sempre visto come si guarda una nuvola che copre il sole.
Ma non ha mai capito che era proprio quella nuvola a impedirle di bruciarsi.
Così Leandro la porta via.
Via dai ricordi, dai diari ingialliti, dalle parole lasciate a metà.
La convince a partire, a seguire un'altra strada.
Non per dimenticare Manuel, ma per ricordare Mariana a se stessa.
La conduce in Africa, dove ogni cosa è diversa - il cielo, la luce, il tempo.
Un luogo lontano abbastanza da tutto, dove il dolore sembra fare meno rumore.
Dove è possibile sporcarsi di vento e sabbia, rimettere insieme i pezzi, imparare a respirare davvero.
Perché il viaggio che conta davvero è quello che fai dentro.
Quello che ti costringe a guardarti, a lasciare andare, a scegliere chi diventare.
Perché anche i girasoli possono cambiare direzione, se smettono di cercare sempre lo stesso sole.
E forse, proprio dove credeva di aver perso tutto, Mariana scoprirà che può ancora fiorire.