Questa è una semplice raccolta di pensieri, che talvolta vogliono sembrare ai vostri occhi come delle raffinate poesie, ma sarebbe troppo presuntuoso da parte loro considerarsi come tali quando in realtà sono il frutto di un flusso di coscienza. Come tale, non sempre ciò che leggete rimarrà come lo avete trovato.

Aldric, cavaliere dell'ordine di Yusef, conduce una vita solitaria, isolato fra i picchi del Monte Sunling. Un destino che alcuni considererebbero infelice, ma Aldric non desidera altro che continuare a svolgere il suo compito finchè il suo corpo sarà in grado di reggere a temperature tanto gelide. E prosegue nel suo dovere finchè, quasi dieci anni dopo, non gli viene recapitata una lettera dall'Accademia Centrale. Azrael, colui che molto tempo prima lo aveva salvato da una vita di prigionia, necessita dei suoi servigi, e il debito che Aldric percepisce nei suoi confronti è quasi opprimente: farà tutto ciò gli sia richiesto per ripagarlo. Persino abbandonare i suoi doveri verso la montagna e seguirlo in terre infette dalla piaga del Dam, la malattia che ha piegato il loro mondo, L'Anello, consumandolo in una lenta agonia. Allo stesso tempo, e nello stesso luogo, un'anima in cerca del lontano amore perduto fra le ceneri delle antiche città, stringe a sè una corona spezzata, facendosi largo fra i cadaveri con uno spadone e una volontà carica di risentimento. La Stella li guiderà sempre, poichè queste terre cercheranno sempre una speranza. Mentre la Stella troverà in queste la sua vendetta. ❅ «Naturalmente sarai ricompensato per il tuo lavoro, anche se ti devo avvisare: l'Accademia non è d'accordo nel lasciarmi partire, per cui, nel caso dovessi accettare, andresti contro il loro volere. Ma, non devi preoccuparti, perché ho già pronta una lettera per la rettrice che ti solleva da qualsiasi responsabilità del caso. Un po' come se fossi andato contro i tuoi doveri sotto mio diretto ordine. E nessuno ti darebbe noie.» nel parlare, il professore aveva brevemente dato le spalle ad Aldric per aprire l'anta di un vecchio mobiletto foderato di velluto rosso, dal quale si procurò due coppe in ceramica dipinta di bianco. «Posso offrirti qualcosa da bere intanto?»

🏆VINCITORE WATTYS 2023 GRAND PRIZE - PRIMO ASSOLUTO IN LINGUA ITALIANA🏆 Tenryu è un ragazzo. Tenryu è un principe dell'impero di Orientalia, da qualche parte vicino al Giappone. Tenryu è prigioniero del suo palazzo e del suo ruolo. Ha una sola passione, la spada, un solo amico, straniero, e un solo obiettivo: riuscire ad andarsene da lì per poter cambiare il mondo. Non importa se questo richiede di mangiarsi qualche guardia, sconfiggere cattivi feudatari e ingannare l'intera casa imperiale! No, aspetta, la storia in realtà è un'altra: Konan è un mangaka disgrafico chiuso in un congelatore e scrive per scaldarsi. Qualcuno vuole una zampa di drago? Anzi, la storia vera non è nemmeno quella; ha più a che fare con il significato dell'universo. Cos'è che fa nascere e morire le foglie degli aceri senza mai uccidere la pianta? Insomma, sarà una bella avventura, bella come la vita: dovrai leggerla tutta con pazienza, perché fino alla fine non capirai quello che ti vuole veramente dire. P.S. Sì, ci sono anche un bacio, una classe di liceo, uno spirito, Gianni Morandi e un drago rosso. (Lasciami i tuoi commenti lungo la storia mentre leggi, mi fanno molto piacere!)

Un nuovo romanzo dell'autrice de La Lince della Luna Nuova e il suo seguito Eclissi di fuoco (ora disponibili su Delos Digital). = Piogge rade e bocche troppo numerose. Per la sopravvivenza della comunità, quell'e­state, in ogni capanna si era scelto chi dovesse partire. Era toccato a Shamira, dalla pelle chiara come la sabbia del deserto, per­ché nella fuga dalla valle sua madre aveva patito un tale spavento che la paura le era entrata sin nella pancia, scolorando la pelle della sua bambina. Così raccontavano le anziane di quella notte. La notte dei Kadir, arrivati dal cielo sui loro draghi dalle ali piumate color del sangue a saccheggiare la valle. Ora toccherà a Shamira prendere la via del mare e raggiungere il paese dei signori dei draghi.

2090. Sul pianeta Terra gli esseri umani hanno scelto di estinguersi. La Chiesa del Giudizio è il regime dittatoriale che sorveglia il tramonto dell'umanità, ormai ridotta a un fantasma di se stessa da guerre, virus e catastrofi ambientali. Ian è un bibliotecario di trentasette anni, attenzionato dal regime perchè "Disallineato" mentale: dovrà dimostrare, sotto il vigile occhio dei Sorveglianti, di essere ancora una risorsa produttiva per la società. Insieme a lui abita Eddie, un "Last Born", diciassettenne facente parte dell'ultima generazione di nuovi nati, addestrati alla sopravvivenza sin dalla nascita. Sui grandi Quadranti presenti in ogni angolo del pianeta scorrono, inesorabilmente al ribasso, le cifre che indicano l'ammontare della popolazione mondiale. Finché, un giorno, quel numero segnala una cifra in più. La nuova speranza causa il crollo dell'ordine apparente e agita forze oscure nell'ombra, che forse tirano le fila di tutto. Tra nuovi incontri e inquietanti scoperte, le vite dei protagonisti sprofonderanno lentamente nel caos. In tutto questo, una domanda: l'umanità merita davvero di sopravvivere? ⚠️ ATTENZIONE ⚠️ Questa storia è un thriller distopico, quindi avrà contenuti forti. Come trigger warning metterei: violenza fisica, abusi psicologici, disturbi mentali, omicidio, suicidio, autolesionismo. Antares è una catarsi, e come ogni risalita necessiterà di una discesa.

Sui treni merce.

"vergogna /ver·gó·gna/ sostantivo femminile Profondo e amaro turbamento interiore che ci assale quando ci rendiamo conto di aver agito o parlato in maniera riprovevole o disonorevole." Il dizionario dice così. Ma io voglio mostrarvela in un altro modo. Ecco la vergogna nel vero senso della parola, nel momento in cui si é pervasi da quel senso di visciditá quando non puoi fare altro che cedere. "Vergogna" Dedicato a chi si sente ripetere questa parola in continuazione. "Vergogna" Perché dovremmo smettere di ascoltare quelle voci che ci dicono di vergognarci.

-Guardami come guardi le stelle. -Scrivere mi mette a nudo, mi ferisce e mi guarisce.

❝La città, stanotte, è un arcipelago di esuli in pena.❞

[COMPLETA E AUTOCONCLUSIVA] Nella fiorente Cina della dinastia Tang, durante la festa delle lanterne, due giovani lasciano che i loro destini si intreccino in maniera indissolubile. Lui è un principe in ostaggio, lei la figlia di un ricco uomo della capitale. Il loro futuro è già stato scritto, ciononostante combattono per cambiarlo. All'interno del palazzo, invece, una principessa altezzosa alla ricerca di una libertà fuggevole si aggrappa alla mano del suo nemico, ignara dei pericoli che le porterà quella vicinanza. Tra palazzi e deserti, una giada nera brilla anche alla luce del sole, come a voler far da guida ai cuori più distanti. Soggetto a copyright. È vietata la parziale o totale riproduzione della storia. Tutti i diritti sono riservati a Chiara Saccuta © La copertina mi è stata fatta dalla bravissima @GiuliaEsse4