poppyhollow
Ogni città ha la sua peculiarità, scriveva Moss Leight nei suoi appunti di viaggio.
Ogni città ha i suoi corsi d'acqua e il vento che sceglie sempre una traiettoria diversa prima di tuffarsi tra i suoi vicoli più stretti.
Dove c'è vita, la città non nasconde i suoi canti e balli agli avventori.
La vita allestisce mercati e lascia che ogni refolo d'aria si mischi al profumo delle spezie.
Qualcuno va a raccoglierne ogni giorno mentre altri, le acquistano per dar vita a qualcosa di nuovo.
Come nell'Alto Sogno, dove la brezza scivola in picchiata lungo i fianchi della montagna e la pace, sorvegliata dalle viverne che mozzano la cima della roccaforte, ha dato vita alla raccolta dei fiori di susino.
I soldati di Re Marlow sono cinque anni, ormai, che servono la corona riempiendo cesti di vimini con i tanto amati fiori del Re.
Tutto Alto Sogno aspetta l'equinozio di primavera per questo: perché la raccolta non è solo motivo di festa, ma il momento in cui, nella sala del trono, il Consigliere Root torna a sedere al fianco del suo sovrano.
Accarezzandogli le tempie con le sue antenne da lumaca, Root ha il potere di controllare i suoi sogni. Sogni lontani che seppur danno nome alla fortezza, restano inespugnabili da troppo tempo.
Mentre fuori il popolo è in festa e si intrattiene in danze sfrenate, all'interno della sua prigione oscura e senza pareti, il Re continua a dormire.
Re Marlow dorme.
Dorme da cinque anni. E nonostante nessuno abbia osato attaccare Alto Sogno da che il suo sovrano si è ritirato nelle stanze imperiali, qualcuno, in città, non sembra disposto a fidarsi ancora delle viverne che volano indisturbate sulla propria testa.
Queste potrebbero aiutare il popolo a cacciar via il mostro marino che genera i terremoti, ma fintanto che nessuno impartisce loro degli ordini, le due bestie purpuree continueranno a girare in tondo, nella speranza che la loro danza possa risvegliare il loro amato padrone.