Il conte Leonard Withman muore il 21 gennaio del 1806 e si risveglia più di duecento anni dopo in un'Inghilterra moderna, solo e totalmente disorientato. È riuscito però a scampare alla "caccia al vampiro" che all'epoca sterminò quasi tutta la sua specie, distruggendo gli accordi di pacifica convivenza tra la comunità degli umani e quella dei vampiri. Ad accoglierlo, nella sua storica tenuta di Redfield, c'è Cathrine Darren, l'ultima anziana discendente delle Isabelline: una congrega fondata da sua madre con il preciso scopo di attenderne il ritorno. Qui Leonard si ritrova a fare i conti con le situazioni lasciate in sospeso due secoli prima: il tradimento del padre, l'annientamento del gruppo dei Ribelli, l'atroce destino della donna che amava, nonché il tormento di quelle voci che hanno sempre abitato le "stanze del suo animo". In seguito al ricongiungimento con l'amico Julian, unico superstite dei Ribelli, egli inizia gradualmente a tornare nei suoi panni di algido, distaccato e introverso personaggio. Ma la comparsa di una giovane restauratrice dall'aspetto dolorosamente familiare lo distrae dai suoi piani di vendetta storici. Il loro incontro procede cauto e ovattato, la loro alchimia è forte ma trattenuta, le loro anime si congiungono e si separano a singhiozzi, sfiorandosi e tremando. Intanto i fantasmi del passato riemergono e alcuni di loro si presentano alle porte di villa Withman, per annunciare pericoli imminenti. Tra stanze buie, castelli abbandonati, caminetti sempre accesi, soffitti fumosi e calici di sangue, il conte si accorge di non essere mai veramente partito. E che il Tempo delle Tenebre non si è per nulla concluso.