"Concedimi una settimana di prova." Ultimo tentativo. Tanto valeva giocarsi il tutto e per tutto. Non so esattamente quanto tempo trascorse da quella mia frase. Secondi, minuti o forse ore. So solo che ad un tratto alzandosi e sorpassandomi senza degnarmi di uno sguardo, si diresse verso la porta. Ma un sussurro appena udibile mi scosse riportandomi in contatto con la realtà. "Una settimana, non di più." Il rumore di una porta che sbatteva, poi il silenzio.

E mi sembra un po' estraneo Tornare a casa solo adesso Morto dentro al letto e non trovarti mai Fissare il vuoto nello specchio Mentre corro a 180 solo perché Cambierei ogni cosa adesso Ti verrei a prendere Questa notte che fai? Facciamo pace con i miei e con i tuoi guai (Migliore di me - Marco Mengoni) Milano, 2022 Marco Mengoni, artista stimato e amato in tutta Italia, è alle prese con l'ultima canzone del suo nuovo album "Materia Pelle" che uscirà a breve. Egli ha quello che potremmo definire "il blocco dell'artista" che gli impedisce di scrivere la sua canzone per l'album e di continuare la sua vita senza essere tormentato da questo chiodo fisso. Una sera, Marco incontra Sofia, una ragazza misteriosa di quindici anni, che lo aiuterà a trovare quell'ispirazione che servirà a scrivere la sua canzone. Ma cosa rende così misteriosa questa ragazza? !!!ATTENZIONE!!! LA STORIA, ALCUNI PERSONAGGI E I FATTI SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA NIENTE DI CIÒ È ACCADUTO NELLA REALTÀ BUONA LETTURA :)

La fotografia è sempre stata una passione irrefrenabile per me. Ho continuato a coltivare questa passione per anni,fino a quando la mia cittá non ha esaurito tutti gli angoli interessanti da fotografare. Avevo bisogno di andare altrove,in un posto dove potessi scattare nuove foto. Ma soprattutto,in un luogo dove potessi fare di quella passione un lavoro,la mia vita. Cosí,mi sono trasferita a Milano. Poi,tutto è sempre continuato in modo tranquillo. Era un circolo continuo,all'interno del quale credevo di aver trovato la felicitá. Fino a quando non ricevetti quell'e-mail che stravolse la mia vita per sempre.

Un'anima e un corpo che si incontrano e si accompagnano verso l'equilibrio. Questa è la storia di Alma, una ragazza di 20 anni che scopre cosa succede una volta che si smette di essere un corpo, e di Claudio, il fratello che non smette di darsi la colpa per la morte della sorella. A segnare un punto di svolta nella loro esistenza è un concerto, quello di Marco Mengoni. Da quella sera di luglio molte cose non saranno più come prima: alcuni scopriranno cosa significa amare, altri che cos'è il perdono e infine alcuni impareranno a dire addio.

"L'alba migliore della mia vita". Sussurró dandomi un bacio sulla tempia. "Tutto é migliore con te". Sussurrai a mia volta prima di affondare il viso sull'incavo tra il collo e la spalla, ispirando a pieni polmoni l'odore di Marco. L'odore che in un modo o nell'altro mi ricordava casa. "Ti daró riparo contro le tempeste e ti abbracceró per darti forza sempre".

"Spero di rivederti presto." disse mentre toccava la maniglia fredda. "Anche io." disse con un sorriso malinconico Maya, lei era quasi sicura del fatto che non avrebbe mai più rivisto Marco. Maya frequenta l'ultimo anno dell'accademia di moda a Parigi, ha un grande talento e tanta voglia di ricominciare. La giovane donna si porta alle spalle una storia complicata ed un amore impossibile che ha segnato tutta la sua adolescenza. Lei, come tutte le ragazzine della sua età, era innamorata del suo cantante preferito, Marco. Un amore platonico ed impossibile, eppure per un momento le era sembrato possibile quando Marco entrò nel bar dove lavorava. Grazie al marchio indelebile lasciato dagli occhi di Maya nel cuore del ragazzo ed a un incontro casuale nell'immensa Parigi, Maya vivrà la storia d'amore da sempre sognata. Una storia piena di alti e bassi, di sofferenza e di gioia, di amicizia e di odio, di fantasmi del passato e di mostri che si rivelano innocui.

Sequel di "Saró il tuo Guerriero".

Carlotta e Beatrice. Due migliori amiche, una vita troppo banale per loro e una cittá a cui non si sentono di appartenere. Una passione le accomuna: il famoso cantante Marco Mengoni. Finlamente riescono a realizzare il loro sogno di poterlo vedere in concerto. Ma dopo quella sera la loro vita non sará mai piú la stessa e,forse, riusciranno a vivere la vita che tanto sognavano.

Peter scosse il capo, facendo un passo verso Marco «Che ti sta succedendo, Marco? Chi ti ha ridotto così? Cosa ti ha ridotto così?» Entrambi tacquero, perfettamente consapevoli della risposta, pronta sulla punta delle loro lingue, ma incapaci di dirla ad alta voce, perché troppo cruda, troppo dura, troppo nuda, per poterla pronunciare. Il silenzio calò nella stanza, riempiendo lo studio ed aleggiando nell'aria come una nuvola di fumo, annebbiando ciò che li circondava ed oscurando i loro volti. Marco teneva gli occhi rivolti verso la sagoma della luna che si intravedeva attraverso la tenda di lino: era piena e più luminosa, tanto da incendiare l'intera volta celeste. Peter, invece, gli occhi li teneva rivolti verso il pavimento, dove teneva ben ancorati i piedi ed i pensieri. Avrebbe voluto dire a Marco di smetterla, di mettere il naso fuori dalla porta, di esalare un respiro profondo e di ricominciare a vivere, eppure, la persona che aveva davanti agli occhi, sembrava esserselo completamente dimenticato. Avrebbe voluto ricordargli "L'Equilibrista", ricordargli che, non molti anni prima, lui stesso cantava "guardami, per un momento, sono io, sempre lo stesso". Una lacrima gli rigò il volto ed un singhiozzo ruppe il silenzio. Marco, allora, puntò il suo sguardo - ora furente - negli occhi disperati di Peter, e, con le lacrime ad incorniciargli il volto tutto spigoli, trasse un respiro profondo, per poi pronunciare una sola ed unica parola «Io.»

UNA STORIA DIVERSA DALLE SOLITE FF DEDICATE AL SIGN. MENGONI. Un misto d'azione e paura ma, sì, anche d'amore. "Non puoi lasciarmi qui!" Dico, sprecando la mia unica briciola di energia. Dalla bocca, uscii solo un sussurro, eppure, avrei voluto urlare. Non poteva andarsene. Il calore delle fiamme mi scottava il viso, sudavo, e la vista era sempre meno chiara. Provai a parlare di nuovo, ma tossii per tutto il fumo che avevo inalato in questa mezz'ora. 'Perché lo fa?' Continuavo a farmi domande, che non avrebbero mai avuto risposte. Sarei morta qui, sarei morta per colpa dell'unica persona di cui mi fidavo.