L'amore è uno dei sentimenti più forti e più complicati da comprendere. Ognuno lo vive in modo diverso. Chi in modo pesante, chi come valvola di sfogo, chi si sente oppresso, chi dedicherebbe tutta la vita a chi ama davvero. L'amore può essere mostrato in tante forme diverse. Dalle più semplici e classiche, a quelle più originali e eccessive. C'è solo un modo in l'amore non deve essere mostrato. Ed è, spesso e tristemente, uno dei modi più utilizzati. "Ascensore per l'inferno" è la quattordicesima ed ultima traccia dell'album Ragazzi Madre di Achille Lauro, in featuring con Coez. È uno dei testi più profondi dell'album e più profondi e sentiti in generale della carriera di Achille, ed è anche alla base di una delle storie più dolorose e da dimenticare per Lauro, e non solo per lui. "Ascensore per l'inferno come il film di Parker, per noi che il paradiso è pure troppo grande. Odi solo me che ironia. Le persone non cambiano, lei però si"

Lui è Lauro De Marinis, in arte Achille Lauro, cantante ormai affermato ma ancora tormentato da un passato oscuro che sembra condannarlo a una vita da incompreso. Lei è Celeste, che si trova per caso a lavorare con artisti famosi dopo essersi dovuta reinventare una vita da zero. Da cosa fugge? Perché è tanto reticente a parlare di sé e del suo passato? Quali fantasmi la inseguono? Due pianeti diversi, lontane galassie, che si scontreranno più volte e anche in maniera feroce. Ma a volte chi si scontra finisce per attrarsi irresistibilmente.. "La bella e la Bestia è una favola a parte..."