Quando dico che amo la mia vita la gente mi guarda come se avessi bestemmiato, come se avessi appena detto che è il Sole che ruota intorno alla Terra, e non viceversa. Eppure è così, e io non posso farci nulla. Non ho mai conosciuto i miei genitori, né una nonna, o uno zio, nessuno, la mia famiglia semplicemente non esiste, o comunque non esiste per me. [...] C'è un ricordo speciale, però. Una di quelle memorie che non puoi raccontare nei dettagli agli altri, semplicemente perché sarebbe come regalar loro un pezzo del tuo cuore. E se il cuore non è tutto intero non puoi sopravvivere.

Luna, dopo la morte della sorella, cade in una spirale di tristezza che non le da nessuna tregua. La voglia di vivere la ha abbandonata e ormai non si ricorda più com'è essere veramente felice. A peggiorare le cose c'è un odio infondato da parte dei suoi genitori, che la giudicano colpevole della morte della loro seconda figlia. Tutto sembra perduto, e lei sta cominciando a rassegnarsi a quella vita, ma una nuova conoscenza stravolgerà ogni cosa. Il destino le farà incontrare qualcuno che le farà ricordare cosa significa vivere per davvero; qualcuno che, dopo tanto tempo, finalmente riuscirà a riaccendere quella luce che spegnendosi aveva lasciato il suo piccolo mondo completamente al buio. Ma come ben si sa, la felicità non dura in eterno. Un fatidico errore dal quale non si può tornare indietro, un imprevisto, peggiorerà ancora di più le cose o riporterà tutto alla normalità? Sarà un salto nel vuoto dove entrambi avranno una sola certezza: prima di imparare a conoscere l'altro, bisogna imparare a conoscere sé stessi. [NON È UNA FAN FICTION.] #8 in #teenfiction 13/07/2016

"Sei cambiata, Diana" "Anche tu, Mark..." "I capelli, il volto luminoso ed allegro...non sei più la ragazza di dieci anni fa pieni di tristezza e problemi." "Potrei dire la stessa cosa di te." "Mi hai mai pensato?" "Si...spesso,anche. Ma sono andata avanti perché non potevo lasciarmi andare e deprimermi come in passato." Ci fermiamo e il vento ci sbatte contro. "Mi dispiace, non sarei dovuto partire." Fermo le lacrime. "L'hai fatto ed é inutile piangere sul latte versato. Scusami ma Warren mi aspetta." Affretto il passo ed esco dal parco, diretta verso l'ufficio. Mi era mancato, ma non posso ferire ancora chi mi ama per lui. Non doveva abbandonarmi. Non posso lasciare il mio fidanzato per lui come ho fatto con Sean. Dobbiamo andare avanti con le nostre vite, anche se ciò significa non vederci mai più. ✨▶️SEQUEL DI "DARK SOUL."◀️✨ *** COPERTINA DI @todayismine ❤️

Diana odia la scuola, le false amiche, i gesti d'affetto e soprattutto il suo passato. Il suo passato che l'ha resa una ragazza dark, dall'anima scura. Ma non é l'unica a nascondere un passato violento e pesante. ✨↪️PREQUEL DI "LETTERS TO DIANA."↩️✨ **** Copertina di @todayismine **** 06/2015 ⚠️PERDONATEMI PER QUESTA STORIA, PERCHÈ L'HO SCRITTA QUANDO AVEVO 14 ANNI E POCA ESPERIENZA ‼️

"Sun è una ragazza di 18 anni, che di punto in bianco si trova da sola, perché l'unica persona sulla quale aveva fatto affidamento l'ha tradita. Inizierà un percorso per ricostruire parte della sua felicità, incontrerà i suoi vecchi amici, alcuni di loro saranno sempre allo stesso modo ad esempio Melanie, mentre altri cambieranno, come Liam, il suo migliore amico. Scoprirà la vera amicizia, si renderà conto che qualcuno ha attenzioni speciali per lei, e pian piano tornerà ad essere felice, sempre se qualcosa o qualcuno non la ritrascinerà giù, facendola sentire ancora triste e sola."

Ogni serial killer intraprende un viaggio. Un viaggio interiore, volto a comprendere chi vuole essere dal momento del suo passo falso. Ma B. non poteva immaginare che sarebbe stato proprio quel viaggio a prendere le redini della sua vita. E' la storia di un deragliamento, di confusione, di sangue e di dolore. E' la storia di un uomo che sperava di trovarsi abbracciato da un bosco, ma che si perse nel deserto.

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.

Attratti come due poli opposti, strafatti nei brutti posti. -questa storia è il disagio, non leggetela- [presto o tardi sarà riscritta]

"E ci siamo mischiati la pelle, le anime, le ossa."