Elena è un psicologa italiana ventisettenne residente a Londra per il proprio tirocinio all'estero. È molto brava nel suo lavoro e ne è a conoscenza, tanto che riesce a vendere la sua visione delle problematiche ad uno degli ospedali della zona ovest. È abituata a controllare la situazione, ad osservare risorse e limiti di un progetto, delle persone, si contorna di amicizie che ritiene stabili, tutto nella sua vita è ben ponderato. Tuttavia, una delle sue fidate colleghe le chiede di mettersi in una posizione scomoda, tanto da rischiare di essere cacciata non solo dal suo ospedale, pieno di fazioni, invidie e competizione, ma anche dal suo stesso Albo professionale, rischia di non poter più praticare la sua professione. Il punto debole di Elena è la volontà di aiutare l'altro, di credere all'autenticità del genere umano, lo ha sempre saputo, perciò si protegge da se stessa diffidando inizialmente delle persone, ma lasciandosi andare quando le ritiene idonee. Che sia abile in questa distinzione, però, è ancora tutto da vedere.

"Se fossi in te me ne andrei ora che puoi, perché dopo non avrai scelta."