La notte di San Lorenzo. Una spiaggia. Una comitiva di amici. Uno di loro non vedrà l'alba!

Avete presente quando leggete un romanzo rosa o una storia e vi rendete conto che si somigliano un po' tutti? Che ci sono sempre dei particolari somiglianti o quasi identici? Sembrano quasi aderire ad una qualche regola non scritta. Allora ho deciso di scriverle io. P.s. i capitoli sono corti, perciò si legge in fretta❤ Buona lettura❤ #1 in umorismo, grazie ❤ [25.07.16]

"Io sono pazzo, e tu?" "Io? Oh, io ho solo il cancro." ~ You are my sunshine My only sunshine You make my happy When skyes are grey You'll never know dear How much I love you So please don't take My sunshine away ___ ATTENZIONE: tematiche delicate, descrizione di scene di violenza, roba gay.

| Percy!Genitore | Comico | Slice of life | __________________________________ La vita di un semidio, si sa, non è mai semplice. Si è costantemente sotto la minaccia di mostri, divinità dalla personalità bipolare e chi più ne ha, più ne metta. Ma c'è un fattore, per nulla trascurabile quando si scopre la propria natura divina, che non si menziona mai, forse perché pochi hanno il privilegio di superare i venti anni e mettere su famiglia. Ebbene, se Percy Jackson avesse saputo che diventare genitori voleva dire quello, probabilmente sarebbe rimasto vergine a vita...

[TEENfic! COMPLETO!] ❝se fossero stati stelle, lassù ci sarebbe stato proprio un bel firmamento❞ // tre ragazzi, un'adolescenza e qualche tentativo di poesia. 2017! Versione cartacea con contenuti speciali su Lulu.com al link: http://www.lulu.com/shop/venus-marion/se-fossimo-stelle/paperback/product-23457977.html

Alla fine si era dovuto accontentare d'invitare la figlia di Atena per una cena in famiglia, in seguito alla quale lei si sarebbe fermata a dormire. E nel momento clou - perché lui era convinto che sarebbe arrivato quel momento -, Percy avrebbe tanto voluto non sentirsi accusare da Annabeth di puzzare peggio di un mostro.

Annabeth ha diciotto anni ed è una ragazza come tutte le altre, forse un po' riservata, forse un po' cauta. Certo è che non sente di meritarsi ciò che le accade quella sera. Il trauma subito è così profondo che non riesce più a sorridere, a ridere, e sicuramente non riesce a vivere. Nessuno sembra in grado di aiutarla ad uscire da quella bolla di indifferenza in cui è rimasta intrappolata. Due anni dopo Annabeth non è diversa da quella maledetta sera, e il padre, l'unico uomo di cui lei si fidi ancora, non riesce più a vederla riversa in quello stato. Così convince la figlia a partire per il Brasile in veste di insegnante, ed è così che la ragazza fa una promessa a sé stessa: nulla avrebbe dovuto rinvangare il suo passato. Annabeth però non sa che la scintilla perduta è proprio dietro l'angolo della bella Rio, mascherata da un ragazzo da cui sente di dover stare lontana, dei bambini che amano la vita più di quanto non dovrebbero, e un amore inaspettato, per nulla voluto, ma in grado di innescare il processo di rinascita inevitabile. ------------------------DAL TESTO------------------------ «Non voglio spaventarti, non voglio allarmarti e sopratutto non voglio metterti fretta. Accettalo e basta. È importante che tu ti prenda tutto il tempo necessario, ma ho l'urgenza di dirti che...» mormorò. E poi accadde, senza alcun preavviso. «Ti amo, Annabeth.» #288