Tratto dal testo: "-Come scusa ho detto ai miei che sei la mia ragazza.- Guardai Kai per un paio di secondi prima di capire cosa avesse appena detto. Dovetti analizzare ogni singola parola della frase per essere sicuro di aver capito giusto: 'Sei la mia' voleva dire che ero suo anche se al femminile, okay, fino a lì c'ero arrivato. 'Ragazza', ragazza era uguale a femminile, ma io ero un ragazzo... poi mettendolo assieme... solo in quel momento capii cosa aveva appena detto. -MA CHE CAZZO? LA TUA RAGAZZA? MA SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITO?!-" Sequel di: "Da Nemici A Amanti"

♥︎ A volte le persone che più potrebbero renderci felici sono accanto a noi, a volte non ci accorgiamo perché queste persone sono come degli spettri, silenziosi. State attenti a chi avete vicino o rischierete di perdere la persona che vi appartiene. ♥︎

[DISPONIBILE IN TUTTE LE LIBRERIE COL TITOLO "RICCARDO, LA PANDÀFECHE ED IO"] "La banalità dell'omofobia" è una storia di amore/odio, semplice, schietta e parzialmente autobiografica. Parla di Victor: un ragazzo che frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico, che ama la botanica e giocare a calcio. La sua omofobia è talmente interiorizzata che il solo pensiero di poter "diventare" gay lo terrorizza e, per questo, non può capire né accettare ciò che prova per il suo amico d'infanzia, Riccardo, omosessuale dichiarato. Tentare di reprimere la propria natura è doloroso e frustrante, eppure a volte ci sembra l'unica scelta ragionevole. La resa dei conti, tuttavia, è inevitabile: tutti, prima o poi, dobbiamo confrontarci con i nostri errori e le nostre ansie. E allora abbiamo due possibilità: continuare a sbagliare, oppure scegliere di crescere e smettere di mentire a noi stessi. [Questa storia ha raggiunto la prima posizione in molte categorie (angst, bullismo, crescere, omosessualità, lgbtita, omofobia, slash, ecc.) svariate volte.] Per info sul cartaceo consulta l'ultimo capito.

Katsumi Kudo ha assistito all'assassinio dei propri genitori, colpevole lo zio. In seguito ha ricevuto il supporto di diversi psicologi, ma nessuno di loro è riuscito a risolvere il suo problema. Quale sia? L'aver dimenticato, a causa del trauma, ogni singolo fatto riguardante quel giorno. Qualcuno potrebbe pensare che sia una fortuna per lui l'aver dimenticato di aver vissuto un fatto tanto spiacevole, ma Katsumi non la pensa allo stesso modo. È per questo che, seppur con scetticismo, alla fine ha acconsentito a farsi prenotare da un suo amico una visita da uno psicologo dai dubbi metodi, ma dall'innegabile bravura. Che Shigeru Fujita si riveli davvero in grado di aprire il vaso di Pandora?

*NEWTMAS RATING ROSSO. Può essere letta anche da chi non conosce l'opera originale. No spoiler* •Eh sì, perché io soffrivo di Newtonite. Una malattia che non avrei mai curato.•

3600 secondi 60 minuti 1 ora Dal testo: "tic... tac... dovete scappare il tempo scorre tic... tac... correte finché siete in tempo tic... tac... si avvicinano vi troveranno tic... tac... lo sapevate che era da stupidi scappare tic... tac... sarebbe davvero bello poter fermare il tempo, vero? tic... tac... ma le lancette non si fermano per nessuno, sai? tic... tac... avete controllato il verso in cui stanno scorrendo?" P.S. nel genere ho messo "horror", ma sono perfettamente consapevole di non essere capace di scrivere qualcosa che possa incutere anche solo un briciolo di timore, quindi insomma non vi aspettate chissà che cosa XD

Esiste il destino? Il corso della vita di una persona viene segnato già dalla sua nascita o è qualcosa che si forma con lo scorrere del tempo? Possono poche semplici lettere segnare a vita il destino di una persona? Perché sto facendo a voi tutte queste domande quando tecnicamente dovrei essere io ad avere le risposte? XD Da "Loser" (la canzone che mi ha ispirato per scrivere questa storia... Grazie ancora Mafumafu!!!): Sono un perdente; sarebbe bello poter ululare di notte. Forza, consumiamo ancora una volta le nostre voci. Sono un perdente; lo sento da molto tempo. Sono un perdente mentre desidero che io un giorno sia capace di andare avanti. Se davvero vuoi essere amato, dillo forte. Non basta pensarlo. P.S. che belle queste descrizioni che dicono tutto e niente XD P.P.S. il titolo mette proprio allegria, eh?

[Attenzione a possibili spoilers, se non hai letto anche il manga] •Descrizione: Raccolta di pensieri e one-shots, ognuna dedicata ad un personaggio de L'Attacco dei Giganti e al suo modo di fare, pensare, vedere le cose, sbagliare e avere ragione, lettere mai spedite per viltà o testardaggine, confessioni mai portate a termine per mancanza di tempo: semplicemente perché ciascuno di quegli esseri immaginari che tanto amiamo e odiamo ha un motivo per cui scrivere, un messaggio da lanciare che dimora all'interno di un cuore che non batte per davvero; una storia da raccontare. •Libro scritto in collaborazione con @esdeath28

ATTENZIONE ! Storia YAOI, ovvero ragazzoxragazzo, se non vi piace il genere non leggete, se vi piace allora Buona Lettura ! ---------------------------------------------------- Anno indefinito di un futuro più prossimo di quanto crediamo, il pianeta Terra è al suo massimo splendore, la natura è florida e gli esseri viventi abbondano, l'eternità, per la nuova specie dominante, non è più un sogno utopico. Gli zombie ora controllano ogni cosa e gli umani non sono altro che il loro nutrimento; questi ultimi vengono allevati e plasmati al meglio per la sussistenza dei loro nuovi padroni che, in passato, li hanno quasi portati sull'orlo della totale estinzione. In questo scenario si incrociano due esistenze totalmente diverse; Z-A6001, detto Val, non morto di sesta generazione con un grande compito da portare a termine, e Andy, un umano di 16 anni che non sa niente del mondo al di fuori dalla sua stanza. Due anime opposte in tutto, ma spinte dal destino l'una verso l'altra per raggiungere lo stesso obiettivo, insieme contro ogni barriera e distanza, alla ricerca della vita stessa e del suo significato più nascosto. ---------------------------------------------------- Dalla storia " Non ti vergogni del tuo aspetto quando sei fra i tuoi simili, perché dovresti farlo davanti ad un alimento ? " " Io di te non amo la vita che ti scorre attraverso, ma il fatto che ti permetta di starmi accanto " Storia per il concorso di @Shinigami_micchan e @Barbara_Nateri Copertina @MissShinigami01

Dal testo: - Quindi, si può sapere perché lo chiamate "Cheshire Cat"? - - Allora, ci sono quattro motivi. Il primo è per il cognome. - - Sì, quello era chiaro. Poi? - - Poi per il suo sorriso. Non so te, ma io ogni volta che sorride ho quasi il terrore che gli angoli della bocca gli possano davvero arrivare fino alle orecchie. - - Sì, anche a me ha dato questa impressione... - - Poi perché alcune sue abitudini ricordano effettivamente quelle di un gatto. - - Che intendi dire? - - Bè: odia fare il bagno, ma ama la pulizia, ha una vera e propria passione per il latte e per il pesce, è più attivo di notte che di giorno, ma ama comunque dormire e poi è incredibilmente agile, ha dei riflessi davvero sorprendenti. - - E infine? - - Infine cosa? - - Il quarto motivo. Qual è? - - Oh, quello è il più facile da intuire. Proprio non ci arrivi? - - Dimmelo e basta, non ne posso più di tutti questi giri di parole. - - È pazzo. - - Pazzo? - - Oh sì, completamente fuori di testa... - Salve a tutti, ecco la mia nuova creazione! (Anche detta: quello che succede quando una fanatica di Alice in Wonderland è anche una fujoshi XD) Spero che vi abbia incuriosito almeno un po'.