"Vai via." Dissi guardandolo piuttosto seria. "Non posso andare, non adesso. Tu hai bisogno di me ed io..." "Tu cosa?" "Io ho bisogno di te, Noora." William attraversò la stanza a passi veloci come se stesse correndo, come se avesse paura che io fossi un ologramma e sarei scomparsa da un momento all'altro. Le sue grandi mani si poggiarono sulla mia guancia e le sue iridi luminose color nocciola cercarono un contatto visivo con i miei occhi color ghiaccio. Sentivo il suo sguardo su di me e come per magia, o non so cosa, iniziai a riscaldarmi e a diventare leggermente rossa in viso. Ad ogni suo passo avanti corrispondeva un mio passo indietro fino a quando la mia schiena non aderì perfettamente alla superficie fredda della parete della mia stanza. Mi aveva chiusa, così come io lo avevo chiuso nel mio cuore nonostante mi fossi ripromessa di non farlo. Premetto che i personaggi presenti nella storia sono quelli di Skam, la serie televisiva norvegese, ma la trama è completamente diversa. Buona lettura~

Una piccola oneshot di vita quotidiana dei Clario.

Mai niente accade per caso. Dopo questa frase filosofica, vorrei dirvi che non sono una scrittrice e probabilmente mai lo sarò, però non potevo non scrivere su due persone meravigliose come Claudio Sona e Mario Serpa. La storia è ambientata al di fuori di uomini e donne, spero comunque possa piacere. Ogni fatto è completamente inventato e frutto della mia fantasia, ci tengo a precisare che con questa storia non voglio offendere nessuno. Ogni commento è ben accetto.

"C'è un mondo che ci aspetta, se dovessi essere io la scelta." "Claudio ha fatto così tanto per lui, gli ha concesso il suo tempo e Mario non ci può ancora credere, non ci può credere come non può vedere Claudio distrutto all'idea che tutto stia per finire. Sa benissimo che da lì a pochi giorni Claudio potrebbe scegliere un altro, che potrebbe scegliere di farsi stringere da braccia che non sono le sue, ma lui gli è grato lo stesso: gli è grato per essersi lasciato stringere tutte le volte che ne sentiva il bisogno, gli è grato per tutto il tempo che ha scelto di spendere con lui, gli è grato per avergli dato l'opportunità di conoscerlo. Ha resistito tutto il giorno e non è mai crollato, ma quasi lo fa mentre gli sussurra un semplicissimo "grazie" all'orecchio che vale più di quanto varrebbero tante belle parole. Claudio in mezzo secondo realizza di essere crollato davanti a Mario, realizza di avergli parlato come se fosse un addio e realizza che nonostante questo Mario lo ha stretto, gli ha baciato i capelli e lo ha protetto dalla tristezza come mai nessun altro è stato capace di fare. Realizza di essere stato un tale idiota e per questo prima che Mario possa allontanarsi completamente, lo afferra per la nuca e lo bacia."

L'amore si nasconde ovunque e può nascere in qualsiasi contesto. L'amore nasce e cresce indipendentemente dai sessi, dalle religioni, dalle possibilità economiche. L'amore è strano, può portarti gioia o sofferenza a suo piacimento. L'amore ti dona la forza per non mollare. L'amore è così strano, ma così bello.

Dovevano salutarsi, a breve avrebbe dovuto prendere il treno. Era difficile stare lontani, ormai erano entrambi entrati in un circolo vizioso, l'uno era diventato l'antidoto per l'altro. ''Non voglio che tu vada via...'' confessò Claudio, trattenendolo in un abbraccio. Non voleva lasciarlo andar via, non di nuovo. ''Anche io vorrei rimanere qui, ma devo andare... altrimenti perdo il treno'' sussurrò Mario all'orecchio del compagno. In risposta Claudio si allontanò per poi avvicinare il suo volto a quello del ragazzo. Gli accarezzò delicatamente, con la lingua, il labbro inferiore e la percezione dell'oggetto metallico, a contatto con le sue labbra, lo fece impazzire. ''Clà... non stuzzicare!'' gli rimproverò Mario con un sospiro. Ancora non riusciva a capire come Claudio potesse renderlo così vulnerabile anche con gesti così piccoli. ''Devo fermarmi?'' chiese l'interessato con voce suadente. ''No!'' Improvvisamente, Mario afferrò la nuca di Claudio e si avventò su quelle labbra che ogni volta lo inebriavano, accendendo in lui un desiderio irrefrenabile. Lo spinse ai piedi del letto per poi gettarlo su di esso. Si mise a cavalcioni su di lui e iniziò a baciargli l'incavo del collo, così perfetto, quasi come se fosse fatto su misura per lui. ''Il treno può aspettare!'' mormorò Mario, ancora alle prese con il collo del fidanzato. ''Non avevo dubbi!'' disse di rimando Claudio, deliziando le orecchie del suo ragazzo di quel suono che, già dal primo giorno, lo aveva completamente spiazzato. N.B. Questa storia esclude il loro percorso a U&D. Buona lettura!

Sono passati molti mesi da quel 2 dicembre, quando Claudio lo ha scelto dicendogli che era la sua scelta. Il tempo si è incaricato di dimostrargli che quell'amore era esistito solo nel suo cuore e nella sua mente. Scoprirlo lo ha quasi distrutto. Adesso Mario è tornato, pronto a giocare con le stesse regole che lo hanno travolto e, quasi, annientato. Quando tutto sembrerà sotto controllo, le due donne che più contano nella vita di Mario si incaricheranno di porre a soqquadro la sua vita.

Una fan fiction che nasce con la voglia di fantasticare su ciò che può essere accaduto dopo la scelta. Ovviamente tutto ciò che scriverò è di mia invenzione, spero che vi piaccia!

Tutto il contenuto della storia è inventato, ci tengo a precisarlo.

Ci sono cose che non si decidono. Capitano e basta. E capitano quando non ti aspetti più nulla, quando ormai credi che sia impossibile. Capitano quando fingi di stare bene, quando sorridi anche se sai che ti manca qualcosa, quando ormai ti sei arreso. Chiudi per un attimo gli occhi, alzi mille muri perché hai paura di essere ferito, ti proteggi. E poi, semplicemente, succede. Succede e basta.