« Per Elisea Marie Horan la vita è appena iniziata, eppure è come se l'avessi vissuta già del tutto » scherzò Ashton mettendosi al suo fianco, amava tenerla vicino, sfiorarla e sapere che le faceva piacere, eppure doveva mantenere comunque un certo controllo essendo solo il suo migliore amico. « Ho paura di viverla, perché significherebbe stare in posti affollati ed io sono talmente vigliacca da cercare sempre una via di fuga » sussurrò la ragazza appoggiando la testa sulla spalla dell'amico, lui la strinse in un abbraccio, tirando fuori dai pantaloni il pacchetto di sigarette di Elisea. Prese una Camel e se la portò alle labbra cercando l'accendino, Elisea gliene porse uno uscendolo dalla sua borsa magica, in cui si poteva trovare di tutto. « Tu non fuggi, sei una delle poche persone di mia conoscenza, che prende il respiro e affronta le sue paure » sussurrò con voce roca il ragazzo togliendosi dalle labbra il filtro umido, Elisea come sempre era di poche parole ed anche ad averne molte non sarebbe stata in grado di rispondergli. In quel momento di silenzio Ashton si lasciò prendere dai sentimenti sporgendosi velocemente verso l'amica e facendo combaciare le labbra in quello che era il loro terzo vero bacio. Sequel di Ti voglio bene Papà

E se due fratellastri provassero forti sentimenti reciproci, ma i loro genitori fossero contrari a questo? © 2014 by arasvp All rights reserved.

un incidente. Un incidente ha distrutto una capacità indispensabile per lui - per tutti in realtà - quella di camminare. All'inizio avrebbe potuto pensare che quell'incidente aveva rovinato tutto nella sua vita, ma se non l'avesse fatto non avrebbe mai conosciuto lei. Lei lo aiuterà a ritrovare la speranza, la felicità e l'amore. *valutazione migliore Short Story #1 FanFiction #86*

«Ashton era biondo, decisamente troppo biondo, soprattutto quando si trovava davanti al sole. Aveva gli occhi verdi, meno dei miei, ma sempre troppo verdi. Vestiva di nero, ma non quel nero che ti spaventa, quel nero che ti rapisce. Aveva le fossette, quelle fossette che avrebbero fatto sorridere chiunque nella giornata peggiore. Infine, Ashton era strano, ma lo ero anch'io, il che mi spaventava da morire. »

"Lo farai senza il mio volere" - "Feriscimi" dico, "Feriscimi con un bacio" puntualizzai.

*dalla storia* "Ci pensi..." "Cosa?" "Beh, é l'una di notte e noi siamo su una spiaggia..." "Già..." "É davvero bellissimo..." "Calum?" "Dimmi" "Perché?" "Cosa?" "Perché mi hai portata qua all'una di notte?" "Perché... Non lo so... Sentivo che dovevo farlo" "Questo... Questo cosa vuol dire?" "Non deve necessariamente volere dire qualcosa il fatto che ti abbia portata al mare in piena notte" "Calum, io e te... Ci sarebbe un futuro? Per noi due insieme, intendo" "Non lo so Zoe" "Il fatto é che Keyto--" "Dovresti lasciarlo" "Perché?" "Perché mi fa davvero impazzire. Cioé ha quell'aria da sapientino che mi sta davvero sul cazzo. Lo prenderei a pugni dalla mattina alla sera" "Sai, non é così male come può sembrare. Comunque, hai cambiato discorso" "Beccato. Zoe, giuro, non ne ho la più pallida idea. Proviamo e poi vediamo che succede..." "Per ogni mia parte che ti vuole, c'é un'altra che retrocede Calum..." "In che... Che vorresti dire?"

Caso o destino? Sono convinta che tutta la nostra esistenza sia stata decisa da un qualcosa o qualcuno più potente di noi. Ci fanno credere di essere davvero liberi a questo mondo, ma la realtà è che siamo solo delle marionette che aspettano solo che i loro fili vengano mossi da qualcuno. Ogni cosa che ci succede accade per un motivo ben preciso, come l'arrivo di Luke, il cugino del mio migliore amico Calum. ~~ -Cos'era quello?- mi rimproverò. -Quello cosa?- -Puoi venire alla festa se vuoi.- disse imitando la mia voce. -Che c'è, tu puoi rimorchiare e io no?- -Ma non con mio cugino!- Mi fermai e mi girai a guardarlo. -Sei geloso?- dissi sorridendo.

A pochi passi da me lo vidi, bello come il sole, non era cambiato di una virgola, sorrideva mentre parlava con i suoi amici di sempre, Hemmings ed Irwin. Notai i jeans stretti dentro le converse alte nere, una canotta dei Nirvana che gli fasciava perfettamente il fisico, lo vidi girarsi, non rideva più, adesso mi fissava con gli occhi sbarrati. -Calum.- Sussurrai tra me e me.

"E ce l'ho lì il suo sguardo. Piantato in qualche posto tra la retina e il cuore. Perché, secondo me, esiste una sorta di filo, dove certi sguardi corrono veloci come corrente elettrica.. Dagli occhi, direttamente al cuore."

Quegli occhi, di un verde meraviglioso, mi avevano catturata. "Lasciami finire per favore. Mi spieghi come farei senza di te? Tu sei il mio rifugio, tu sei il mio posto preferito, mettiamo il mondo da parte e viviamo la nostra nostra vita. Che ci importa della merda che abbiamo intorno? É proprio da quella che nascono i fiori. Noi siamo più forti Emily. Noi possiamo farcela, non credi?" [Dal capitolo 31] 2014 || xxashtonsmile