Allison Smith è una ragazza 17enne con una vita perfetta. Amici, feste e buoni voti sono il perno della sua vita. Ma tutto cambia per lei quando il padre trova un nuovo lavoro a Los Angeles e decide di trasferirsi con la famiglia. Cosa ha in servo Los Angeles per la nostra protagonista?

«La prima cosa che ho sentito su di te è stata che nessuna ragazza è in grado di resisterti» dissi e aspettai di vedere la sua reazione. «La seduzione è una mia dote naturale» si vantò. «Sinceramente non capisco come facciano a cascarci» feci spallucce, incrociando le braccia al petto. «Dovresti provare per crederci» mi prese per i fianchi e mi avvicinò, a quel punto gli posai le mani sul petto e alzai gli occhi al cielo. Idiota. «Ah si? Peccato che io non ne senta il bisogno» mi avvicinai al suo viso e parlai lentamente, provocandolo, per poi allontanarmi nettamente. «Smetti di cambiare le mie regole bimba, mi fa impazzire» ******* Freya è una ragazza fuori da qualsiasi stereotipo, uno spirito libero, indipendente, sicura di sé e perfettamente razionale, testarda e orgogliosa. Ama essere il capo di se stessa e non dipendere da nessuno, considera l'amore una distrazione e offuscamento della ragione. Non ha bisogno di un uomo, specialmente di uno che la comandi a bacchetta e le dica cosa fare. Dylan invece è il tipico ragazzo pericoloso e sexy da morire: sorriso rilassante, sembra che sussurri in modo sexy quando parla, in modo da coinvolgerti. Ottiene ciò che vuole dalle persone col suo fascino. Abituato a non essere mai contraddetto, ad essere il capo di tutti e di tutto, irascibile, protettivo, possessivo e testardo. Ognuno fossilizzato nel proprio essere, si incontrano. Due personalità così forti, tenaci e incredibilmente simili. Non fanno altro che mentirsi a vicenda, fino a che i loro sospetti non diventano così forti da far venire a galla la verità. Ormai, però, potrebbe essere troppo tardi.

In questo libro, per chi non le conoscesse, ci sono le storie dei creepypasta di "i'm a creepy girl (cit. Jeff the Killer)". NESSUNA DELLE SEGUENTI STORIE SONO DI MIA INVENZIONE.

Storia dedicata al gruppo Linkin Park, qui troverete la loro storia e la loro discografia, se sete interessati non vi resta che leggerla! Raccolta di tutte le canzoni dei Linkin Park. Se anche voi li conoscete e li adorate o volete conoscere un nuovo gruppo venite a dare un'occhiata in questa storia perché le troverete tutte, o spero.😂 Iniziata a scrivere: il 19 marzo del 2020 Finita di scrivere: ancora in fase di scrittura... © Tutti i diritti riservati

[CARTACEO DISPONIBILE] Jocelyn, detta Jo, con sei fratelli maggiori, è una ragazza introversa, insicura e curiosa che preferisce rifugiarsi nei libri invece che affrontare il mondo intorno a lei. Qualcosa cambierà quando, intenta a vivere la vita che le viene imposta, Jo conoscerà Ash, il solito cattivo ragazzo che le stravolgerà la vita, mostrandole il mondo da lei sempre sognato, ma anche una realtà piena di problemi e insicurezze. Con due modi di vivere completamente opposti e con caratteri completamente diversi, Jo e Ash non potranno fare a meno di attrarsi l'un l'altra come due calamite, scoprendo che avranno solo bisogno di stare insieme per salvarsi. PAGINA INSTANGRAM: @drogatadi_te @sophia_arts_ SNAPCHAT: xsoph9 FACEBOOK: Drogata di te *A/N: La storia è in revisione, troverete errori di battitura, ne sono consapevole, ma ho scritto questa storia per scherzo e soprattutto senza esperienza,vi prego di perdonarmi gli errori, cercherò di correggerli* [IN REVISIONE] 3.07.2014 All rights reserved to Sophia_ Blakee

"Un autobus, una ragazza sola che compie ogni sera lo stesso tragitto ma forse qualcosa sta per cambiare... Poi c’era lui, il ragazzo misterioso. Cappuccio sempre in testa e cuffie nell’orecchio, non si sedeva mai ma saliva e si posizionava accanto all’uscita; a volte lo vedeva scrivere su un taccuino ma non alzava mai lo sguardo. Erano settimane che lo incontrava tutte le sere che prendeva l’autobus delle diciotto; in realtà non c’era mai stato un vero incontro, stazionava impalata a pochi centimetri da lui prima di scendere. Una sera l’autobus aveva inchiodato bruscamente e per reggersi si era aggrappata al palo contro cui era sempre appoggiato lui, aveva sfiorato lievemente una sua mano e lui aveva alzato gli occhi. Quella era stata l’unica volta che li aveva visti ma non li avrebbe mai dimenticati: castano-verdi con mille sfumature, caldi e rassicuranti; erano passate due settimane da quella sera e ancora li ricordava perfettamente."

'Ti amo, corri da me' aveva detto. Avrei dovuto correre più veloce. Doveva finire come finiscono le favole: gli innamorati che vivono per sempre felici e contenti. Ma avevamo dimenticato la parte della storia in cui tutto va storto. E fa schifo a tutti quella parte della storia, non è così? Noi non eravamo destinati a questo. Non potevamo essere destinati a una cosa del genere. Eravamo qualcosa di più grande. Noi due insieme lo avevamo creato da soli il finale da favola. E usare il passato per raccontare di una persona che amavamo, anche questo fa schifo, non è così?