Prendilo seriamente.

raccolta di poesie del poeta americano walt whitman

Spoglio la verità da tutte le menzogne che indossa. Sono rabbiosa, aggressiva, bramosa di lasciarla nuda. Ed ecco, la parte di verità che volevo: è lí, flebile, senza nessuno che la possa proteggere, trema e si dimena -Forse perché anche lei ha paura di sé stessa?- La afferro e la comprimo fino a scaraventarla su un foglio bianco. Ripasso accuratamente i suoi lineamenti con l'inchiostro nero e la verità Nuda e Cruda ci rinuncia: rimane lí , indelebile, lasciando il suo segno. Il foglio pian piano si riempie con le parole che la compongono.. È per questo che mi piace scrivere: per stanare la dolorosa verità e stupire chi mi legge come quella verità che stupisce ancora me stessa. (Si tratta di piccoli quadri di vita raccontati da una persona qualunque, riflessioni personali, emozioni che cerco di trascrivere in qualque rigo di parole che tra loro -sembra- vadano d'accordo; per passione, per sfogo, per amore)

QUESTA VITA PRIMA di san Francesco, che il francescano abruzzese Tommaso da Celano (c. 1190/c. 1260) scriveva tra il 1228 e l'inizio del 1229, è la prima biografia del Poverello. E, al tempo stesso, è il capostipite di diverse altre Vite o Leggende non riportate in questo volume, in quanto ne ripetono la matrice. Ciò vale soprattutto per la Vita di san Francesco di Giuliano da Spira (c. 1232/1239), per la Leggenda versificata di Enrico d'Avranches (c. 1232/1234), per la Leggenda corale dello stesso Tommaso (c. 1230/ /1232), mentre ci sfugge il testo della Leggenda «Quasi stella mattutina » scritta da Giovanni da Celano, fratello di Tommaso. Il valore biografico e letterario della Vita prima è fuori discussione; ha pesato tuttavia sulle sue vicende la decisione del Capitolo generale di Parigi del 1266, che ordinò di distruggere tutte le precedenti biografie di Francesco, dopo che Bonaventura da Bagnoregio, ministro generale, ebbe compilato la sua Leggenda maggiore (1263). L'opera bo­naventuriana riuniva in un solo corpo letterario la bio­grafia del Santo, edulcorando le testimonianze dirette che Tommaso, tra il 1228 e il 1253, aveva inserito nella sua «trilogia» (Vita prima, Vita seconda e Trattato dei miracoli ) . Ritrovata (in un manoscritto non molto valido) e pub­blicata, per la prima volta, dai Bollandisti nel 1768, la Vita prima si rivelò, in ambito moderno, un documento di gran­de autorità, nonostante le sue preoccupazioni letterarie. Per la loro edizione critica, gli editori di Quaracchi (in AF, X, pp. 1‑117, ma si veda anche, ivi, M. Bihl, pp. III‑XIX) non hanno avuto a disposizione che una decina di manoscrit­ti, alcuni dei quali mutili. Il nostro volgarizzamento segue tale edizione

Una storia di amicizia, di malsano possesso. "Alex non aveva grandi pretese, l'unica pretesa che dominava la sua vita, tartassandolo di continuo, comprimendolo dolorosamente e allo stesso tempo in modo soave e dolce, era capire quanto lo circondava. Aveva sempre avuto uno sguardo disincantato, con il quale guardava il mondo, interrogandosi, ponendosi delle domande che a molti altri sarebbero parse assurde, o addirittura che nemmeno sarebbero loro apparse per l'anticamera del cervello" Alex sono io, Alex è il mio alter-ego maschile. Alex non è il protagonista di una storia, non c'è una storia fatta di personaggi, ma una storia fatta di pensieri, di appunti, di riflessioni, per qualunque fatto, avvenimento, esperienza, come è la vera Storia, quella dell'uomo, quella con la S maiuscola. Alex è Poesia. Alex è Vita. Alex è Paura. Alex è Storia. Alex è il mio Tutto.

Ai confini tra il reale e l'irreale, vi è un'eterea soglia chiamata creatività, impossibile da varcare se non destando la propria mente dall'assopimento mentale della massa.. Ringrazio chi mi ha reso ciò che sono, nel bene e nel male.. - 24/07/2014

Sconvolta Dal mio essere nuda Impaurita Dall'essermi scoperta. Sconvolta Dal mio essere nuda Impaurita Dall'essermi scoperta. Nascosta dietro il niente... Ero...