Forse la ragazza della fermata potrebbe diventare la mia nuova abitudine preferita. Un'abitudine da scoprire. 05/01/17 #9 in Storie brevi 07/01/17 #8 in Storie brevi 09/01/17 #5 in Storie brevi 16/01/17 #4 in Storie brevi ♡ 21/01/17 #3 in Storie brevi!♡ 16/09/17 100K visualizzazioni! ♡

[Sequel Camera 406] Mi resi conto che quella chat era tutta la nostra storia, di come la distanza aveva separato due corpi ma non due cuori.

Dopo lo straordinario successo su Wattpad, Anella Amato esordisce per Floreale-Pubme con un incredibile Young Adult Autoconclusivo. Asia: un paio di cuffie per isolarsi dal mondo, la sua migliore amica Reb e tanti libri. Rocky: scontri di lotta clandestini, muscoli ben definiti e una fama da Bad Boy che lo precede a scuola. Due mondi distanti che si scontrano per puro caso ma che, una volta fusi, non riusciranno a separarsi. Asia pensava di essere immune al fascino del famoso Davide, detto Rocky, ma quando cade letteralmente tra le sue braccia ogni certezza viene messa in discussione dagli occhi di lui. Sotto quella maglia provocatoria, con su scritto "Bad Boy", oltre a una distesa di muscoli ben definiti, c'è anche un cuore? Quanto è disposta a rischiare, Asia, per scoprirlo? Soprattutto, quanto è disposta a perdonare? «Asia, non abbiamo certezze, però nessuno ci ha detto che non possiamo funzionare. Bisogna solo provarci.» «Ti immagini un noi insieme tra qualche mese?» gli chiedo, prima di aprire questa benedetta porta devo sapere cosa è meglio fare. «Io non riesco a immaginare nulla, Asia io vivo giorno dopo giorno. Niente programmi a lungo termine, quelli non sono fatti per me. Non sono pronto per imbarcarmi in un qualcosa di lungo e senza fine, almeno non per il momento.» «E allora noi cosa stiamo facendo?» gli chiedo nel panico, non so dare spiegazioni alla sua mente contorta. «Perché stai estrapolando solo le cose negative da quello che stiamo dicendo?» «Perché sono cose negative, Rocky!» Sono disperata ormai, mi sono infilata in un guaio in cui non posso uscirne senza qualche ammaccatura. «No! Cazzo, non lo sono!» Colpisce leggermente la porta. «Asia, per favore, apri questa fottuta porta. Dobbiamo guardarci negli occhi per capirci.»

Una storia di un amore tormentato.

PREMESSA: Ho scritto questa storia all'età di 15 anni ed è stato un po' come mettermi alla prova, la mia prima esperienza qui su Wattpad per addentrarmi in un mondo nuovo. Ad oggi, non sono affatto soddisfatta di quello che ne è uscito fuori ed il mio stile di scrittura è cambiato molto, evolvendosi negli anni. Nonostante ciò, non ho intenzione di cancellarla, proprio perché è stato il mio inizio, il mio primo approccio ad un mondo che mi appassiona particolarmente. Se cercate qualcosa di maturo, con messaggi profondi e scritto in maniera totalmente corretta, siete nel posto sbagliato. Sono molto autocritica e sincera con ognuno di voi. Non vi piace? Nessuno vi obbliga a proseguire la storia. Per chi volesse addentrarsi in qualcosa di molto leggero, buona lettura! "Se ti ha reso felice, non contarlo come un errore." Emily Rossi è una ricca diciassettenne, figlia di due dei più importanti imprenditori italiani. Markos Alleva è il suo ragazzo ed insieme hanno commesso un errore, ma un errore bellissimo, che renderà le loro vite piene di gioia. Ma a causa di ciò, i due innamorati saranno costretti a lasciare Napoli, la loro città natìa. Quando riusciranno ad essere finalmente felici? Quando Milano deciderà di dar loro un po' di tregua? *** «Sai, quella sera siamo stati proprio imprudenti, ma..» sospirò «Ma?» chiese il ragazzo moro accanto a lei, curioso fino all'osso «Ma, come hanno detto i tuoi genitori un bambino porta sempre felicità e non ne dubito. E poi l'ho avuto con te, con l'uomo che amo e questa è una cosa bellissima. Quindi promettimi che faremo di tutto affinché nostro figlio sia felice e non gli manchi mai l'affetto dei suoi genitori.» «Te lo prometto, io per lui voglio solo il meglio», Emily si tranquillizzò e sorrise. Ringrazio @PersonaIgnota per la fantastica copertina!

La principessa del regno incantato è il primo di tre libri, Schyler, una ragazza molto semplice e timida, una come tante e come molti non ama la scuola, cerca di andare avanti con il meno impegno possibile, è piuttosto sola , non ha fratelli né sorelle, ha solo una madre e un padre che cercano di crescerla per il meglio, di amici ne ha pochi, tutti la escludono dai vari gruppi, ma ha Federico e Sofia, gli unici che resteranno dalla sua parte anche se con vari ostacoli e fraintendimenti. Vive una vita equilibrata e tranquilla finché non arriva lui, che decide di rendere ogni secondo della sua vita un inferno, divertendosi a stuzzicarla e a sfidarla. Il ragazzo arriva da un mondo molto lontano, viene in questo paese per una missione molto importante che gli è stata affidata fin da bambino, trovare la principessa del regno incantato e riportarla a casa dai suoi genitori, ma viene distratto dalla nostra protagonista e allontanato dalla sua missione. Riuscirà a trovare la principessa o verrà distratto a tal punto da mollare tutto? e quali ostacoli dovrà superare la giovane Schyler? buona lettura <3 GY

Un amore sfortunato, nato in una pozza di fango, in un giorno piovoso. Un amore maturato nel tempo. Un amore nascosto, soffocato, mascherato. Un amore sfortunato, tormentato, ma infinitamente forte. E chi l'ha detto che una cosa iniziata male non possa finire bene? "Il nostro amore ci condannerà a morte" dissi in lacrime. Mi sollevò il mento perché i nostri occhi potessero incontrarsi "Allora per me sarà un privilegio morire." ... Eravamo come aeroplanini di carta. Avremmo volato fin quando qualcuno non ci avrebbe fermati e niente é mai stato abbastanza forte da riuscirci. Se solo avessero saputo che amarsi era il loro destino, lo avrebbero fatto prima. Continua in: "Come sangue nelle vene" (momentaneamente cancellato) written by: Lidia00x Inchiostroalpostodelsangue// |53.20.135&-||~

"Respirai il suo profumo dolcissimo e seppellii il mio viso sulla sua felpa morbidissima. Lui cominciò ad accarezzarmi leggermente la schiena e sentii le lacrime scendere senza sapere il perchè. Quando trovai la forza di sollevare il viso dalla sua felpa, mi accorsi che avevo lasciato un alone di mascara dove avevo pianto. "Shane scusa per la felpa, scusami tantis..." e mi poggiò l'indice sulle labbra. "Tranquilla, si lava no?!" disse in tono pacato. "Sì, si lava." sussurrai piano per non svegliare i demoni dentro di me."