Tratto dai vari capitoli: ---------- E proprio quando seguo la conferenza una mano si appoggia sulla mia coscia e la accarezza. Appena usciamo gli e ne dico quattro a questo mio nuovo collega sexy ma maleducato ------ -ma ti sembra normale quello che hai fatto oggi?- -cosa?- mi domanda -toccarmi la coscia come se fossimo una coppia e per di più davanti a tutti- -Avanti Kristine non ci ha visti nessuno di cosa hai paura?- - io non ho paura di niente- - E allora perché fai cosi? Il tuo maritino è per caso geloso? Eppure mi sembri una ragazza che voglia la propria libertà- -Mio marito è perfetto e io sono…- non riesco neppure a finire la frase che si rimette a parlare -attratta dal sottoscritto- - non nego che tu sia un figo da paura ma io sono sposata- -lascialo- mi risponde tranquillamente -tu sei pazzo- -si, ma di te-

|| TRATTO DA UN CAPITOLO || -No!- fu l'unica cosa che riuscii a dire, o meglio urlare Guardai alla mia destra e vidi Tyler con una pistola in mano puntata su Miranda. Quel bastardo aveva appena sparato a Miranda. Il mio piano andò in fumo e la prima cosa che mi venne in mente di farr fu quello di dargli un pugno nello stomaco, il quale a contatto con la mia mano si piegò per il dolore che gli avevo causato lasciando, di conseguenza, l'oggetto nero cadere per terra. Lo calciai immediatamente dalla parte opposta dove si trovava lui facendolo cadere dal precipizio cosicché non possa più riprenderlo, e poi corsi da lei, da Miranda che era riuscita a cambiarmi, a mettermi la testa posto, a farmi innamorare per la prima volta. Possibile che la felicità abbia un prezzo? Si, me lo chiedo perché con lei ero felice e adesso la mia felicità era in ginocchio mentre cercava di rassicurare il fratello che sarebbe andato tutto bene con un sorriso. Era sorprendente come una ragazza come lei potesse essere così forte, perché se fossi stato al posto suo non ci sarei riuscito. Non sarei riuscito a sorridere alla persona che amavo di più per rassicurarlo, per tranquillizzarlo. Sarei immediatamente crollato e mi sentii maledettamente debole per ciò, e credo proprio di esserlo. Le corsi immediatamente in contro e la rialzai delicatamente da terra facendo si che la sua testa si appogi alle mie gambe. Delle lacrime iniziarono a scendermi dal viso e mi meravigliai di me stesso, perché non avevo mai pianto. Era una sensazione strana sentire delle gocce d'acqua salate scendere dai tuoi stessi occhi.

Un Harry incinto non facilita le cose nella vita di un Louis mestruato, e un Louis mestruato non facilita le cose ad un Harry incinto, ma insomma, non si può avere tutto dalla vita, o no? ______ "Louis ho voglia di fragole." "Anche io ho voglia di sbatterti ma non lo dico ogni due minuti." _______ Ce la farà Louis a resistere all'assillante Harry?

Shirley stava ritornando a casa in quella fredda serata di metà dicembre attraverso le strade di Barcellona, illuminate dalle allegre luci che annunciavano l'arrivo del tanto atteso natale. Aprì la cassetta della posta per controllare se una cartolina d'augurio fosse arrivata dai suoi genitori, ma trovò inaspettatamente un biglietto con un indirizzo sconosciuto incisovi sopra. «Armatevi di forza allora, ma ricordatevi che da soli non andremo da nessuna parte. Ognuno ha bisogno di aiuto.» -dall'epilogo. «Le nostre dita sempre intrecciate, come se avessero avuto paura di perdersi.» -dal capitolo 6. Crediti a @stylinsonphones (su twitter) per aver fatto una parte della copertina. Storia pubblicata il 9/07/2015