〔☁️〕 𝐑accolta di poesie e frammenti della grandissima poetessa Saffo. [𝐋𝐞 𝐢𝐦𝐦𝐚𝐠𝐢𝐧𝐢 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐫𝐢𝐭𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐠𝐨𝐧𝐨 𝐚𝐝 𝐚𝐥𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐚𝐥𝐛𝐢 𝐞 𝐧𝐢𝐜𝐡𝐨𝐥𝐚𝐬.𝐟𝐨𝐥𝐬 𝐬𝐮 𝐈𝐧𝐬𝐭𝐚𝐠𝐫𝐚𝐦. 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧𝐞 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐩𝐫𝐞𝐬𝐞 𝐝𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐞𝐭.]

Chi non ama uno che, vinta la sua prima gara in MotoGP, l'unica del 2020 con Marc Márquez in pista, urla in diretta mondiale "fucking hell", salvo poi aggiungere quanto avrebbe voluto che a Jerez ci fossero i tifosi e le persone che gli vogliono bene, ha dei seri problemi con i sentimenti. Questa storia nasce a caso, un giorno in cui volevo andare al mare tra il dire e il fare, con le canzoni di Jess Glynne in sottofondo e l'intenzione di essere infastidita da qualcuno solo per dirgli di stare un po' fuori dal mio sole, come fece Diogene di Sinope con Alessandro Magno. La verità è che mi piace scrivere per ammazzare il tempo durante la pausa invernale. Vorrei che questa storia fosse un diversivo, per me che la scrivo e per voi che la leggete. Un'alternativa senza impegno alla lettura dei Santi sul calendario fino a marzo. Ci saranno alcune gare, un pizzico di calcio, le Olimpiadi di Rio, qualche pedalata, un paio di nuotate, un po' di corsa, un'infinità di voli pindarici, una fitta rete di citazioni, Fabio, Vacive, Céline, Thomas, Diego, Jolie, Antoine (uno dei due, o tutti e due, scegliete voi, io ci sono troppo dentro)... perché, come dice Baudelaire, "avrei da aggiungere due diritti alla lista dei diritti dell'uomo: il diritto al disordine e il diritto ad andarsene", il primo per scrivere questa storia, il secondo per smettere di leggerla.

«Lewis, sei mai stato intrappolato?» «Sì, una volta. In ascensore. Sono rimasto chiuso per quattro ore ma fortunatamente non ero solo...» Questo è quello che il sei volte campione del mondo di Formula Uno, Lewis Hamilton, ha dichiarato in un'intervista. È ora di scoprire cos'è successo veramente durante quelle quattro ore.

"Quando ci siamo conosciuti, si sapeva già che uno dei due avrebbe perso. Ma come potevo vincere con te?" * * C'era qualcosa di perfettamente equilibrato in lui. Le dava tanto, poi le toglieva tutto. Le faceva vincere qualche battaglia, per prepararsi a vincere la guerra. Nina gli avrebbe permesso di farle male per sempre, pur di sentire la dolcezza dei suoi baci lenire il dolore. Così lo teneva per mano, quando lui glie lo permetteva, mentre percorrevano insieme la strada verso la sua distruzione. ATTENZIONE: nella storia sono presenti dei salti temporali, non siete voi a visualizzare male il numero dei capitoli. Anzi! E soprattutto, teneteli sempre d'occhio. 30/09/20 - 05/12/21

«Italians, what's wrong with you? When you speak, you are too much. With the girls, you are too much. With the boys, you are too much. Too much volume, too much passion, too much style. Italians, you are too much and that's why we love you.» La prima volta che aveva visto la pubblicità della Molinari, Valeria aveva iniziato a ridere a crepapelle. Non credeva che gli Italiani fossero "too much", erano semplicemente Italiani. Come lei. Una ragazza normale, che frequentava un Liceo Classico normale, correva in moto tra ragazzi normali ed aveva una passione normale per qualunque cosa possedesse un motore. Ok, forse non era proprio così, perché era l'unica femmina a disputare il CEV, con un contratto già firmato per la Moto3, perché la sua passione per i motori era spropositata e perché aveva nel sangue una strana propensione al combinare guai. Lando Norris, dal canto suo, non era a conoscenza della pubblicità, ma si sarebbe dichiarato d'accordo su ogni singola parola dello spot. Gli Italiani erano esageratamente irriverenti, rumorosi e trasgressivi, al limite del fastidioso. Ed il suo incontro con Valeria ne era stata l'ennesima riprova. 🥇 in #Formula1 🥇 in #Landonorris 🥇 in #Moto3 🥇 in #Moto2 🥇 in #Maxverstappen 🥇 in #Carlossainz 🥈 in #Sebastianvettel

Quando si assaggia il sapore di una vittoria, arrivare secondi non è più accettabile, non in gara e nemmeno nella vita. E due piloti professionisti come Jorge Lorenzo e Alex Marquez sanno che vincere la prima gara della stagione non ti fa automaticamente vincere il mondiale... e il Campionato per conquistare il cuore di Anna potrebbe essere ancora tutto da giocare. [SEQUEL CRASH] * La seguente storia che vi apprestate a leggere è completo frutto della mia fantasia e in quanto autrice ne detengo tutti i diritti. Qualsiasi forma di plagio sarà severamente punita.

Il ragazzo dolce o quello stronzo? Scegliere non è mai semplice e ancora di meno lo è per Anna Iannone, sorella del famoso pilota di MotoGP, Andrea Iannone. Specialmente se consideriamo che il ragazzo dolce è Alex Marquez, col quale Anna instaura un legame speciale e incomprensibile fin dal primo sguardo, una specie di "amor a primera vista" al quale nessuno dei due crede troppo fermamente; e considerando anche che, il ragazzo stronzo, nessun altro sia che Jorge Lorenzo, il pilota per il quale Anna ha, ormai da due anni, una vera e propria cotta da fan e che sembra sviluppare per lei un'irragionevole simpatia e un inusuale senso di protezione. E allora, per Anna, non diventa così facile prendere una scelta, specialmente quando i ruoli si invertono e Jorge diventa il ragazzo gentile, Alex quello stronzo. Ma se c'è una cosa che Anna ha imparato dal fratello (un inguaribile latin lover, ma assolutamente fedele alla sua fidanzata) è che seguendo il cuore non si sbaglia mai. E la decisione finale potrebbe essere meno scontata del previsto. *** La seguente storia che vi apprestate a leggere è completo frutto della mia fantasia e in quanto autrice ne detengo tutti i diritti. Qualsiasi forma di plagio sarà severamente punita.

Il 3 è un numero che mi perseguita. Ce l'ho tatuato sul braccio da prima che tutto iniziasse. Lo vedo ovunque, ci rincorriamo a vicenda. 3 è il numero civico di casa, 300 i metri che la separano dal confine con Monaco, 3 le volte in cui ho provato a scappare dalla mia famiglia per fuggire da un futuro che non volevo. Era anche la terza volta che lasciavo l'officina per lavorare in negozio, quando ho conosciuto Max. Il formidabile pilota numero 33. Ed era il 3 Gennaio, la sera in cui ho stretto per la prima volta la mano di Daniel. Il numero 3 in pista. Certe cose sono semplicemente lì ad aspettarci, e con loro le emozioni che ne derivano, e le conseguenze. Anche se avessi voluto non sarei riuscita a sfuggire agli eventi, era tutto già scritto per noi. Ma di tutte le cose inimmaginabili che mi sono accadute da quando le nostre vite si sono incrociate, forse quella che pensavo più improbabile era in fondo la più vera: nessuno si sarebbe mai amato, come ci amavamo noi 3.