Mi chiamo Rose Weasley , ho un cespuglio indomabile di capelli rossi sulla testa e gli occhi azzurri di mio padre , senza contare le lentiggini “Weasley” sparse sul viso. Frequento il sesto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts e la mia vita sta ufficialmente per finire …

Dal testo: Sono incinta. Sono incinta e ho 16 anni. Sono incinta di Scorpius Malfoy. Sono incinta. *** I personaggi e il mondo descritti in questa storia sono opera di J.K. Rowling. La storia non ha alcun fine di lucro.

#01: "Piacere di conoscerti, Malfoy, Scorpius Malfoy" #02: "Non ci credo! Davvero ne dubitavi?" Rose non sapeva se essere arrabbiata o divertita. "Scorpius Hyperion Malfoy, sei un gran pezzo d'idiota" #03: "Scorpius! Non ci crederai mai! Linda Jackson ha una cotta per te" #04: "Ahh!! Sono così felice per voi! Siete una coppia davvero carina!" Quella era una mezza verità. .#05: "Quella stronza! Come ha osato... Oh, Scorpius! Mi sento così in colpa" #06: Menta. Odore di menta. Odore di Scorpius. #07: "Scorpius, sono nella merda: credo di essermi innamorata del mio migliore amico" *** #01: "Sono Malfoy, Scorpius Malfoy" #02: "Ma noi due... siamo amici?" #03: "Veramente?" Peccato che si era appena reso conto di amare un paio di occhi azzurri come il cielo, dei capelli rossi come il fuoco e un volto ricoperto di lentiggini. #04: "Vero, eh?" No. Lui e Linda non erano un coppia carina. Lui non amava Linda. #05: "Fa niente" E faceva niente davvero. Lui Linda non l'aveva mai amata. #06: Cioccolata. Odore di cioccolata. Odore di Rose. E questa era la sua conferma. #07: "Beh, allora siamo nella merda tutti e due. Amo la mia migliore amica da sette anni" ||STORIA BREVE||ONE-SHORT||SCOROSE

Rose aveva sempre sentito dire i suoi che dei Malfoy doveva stare alla larga e così, a differenza di suo cugino Al, non aveva mai parlato con il loro ultimo primogenito, nonché suo cotaneo. Scorpius Malfoy non aveva nulla contro i Weasley o i Potter, e ciò era anche evidente dallo stretto rapporto che aveva con uno di loro, e quindi non ci aveva mai parlato, se no qualche saluto qua e là, con la rossa, figlia dell'ultimo figlio maschio dei Weasley. Ma un giorno, di metà gennaio, il professore darà un progetto, sulle 'fantastiche cose che si trovano ad Hogwarts'. Anche se sia Scorpius che Rose, scopriranno che queste cose fantastiche ad Hogwarts, le troveranno a fine progetto. E chissà cosa faranno quando scopriranno di essere loro stessi...

Sono passati 22 anni. I loro genitori sono leggenda e la battaglia che hanno affrontato ancora di più. Lui Scorpius Malfoy, il ritratto del padre con un pizzico di coraggio in più, l'obiettivo di tutte le ragazze! Lei Rose Weasley, la cocca di papà con un forte di amare e di essere amata! Entrambi hanno un forte carattere e fin dal primo anno si odiano ma un giorno quando Scorpius viene a trovare il migliore amico Albus tutto potrebbe cambiare! Cosa succederà tra i figli prediletti di due delle famiglie più importanti di tutto il regno magico?

"Lui aveva smesso di essere orgoglioso. Lei aveva smesso di pensare troppo. E loro, insieme, erano giusti." Rose e Scorpius li ho sempre immaginati un po' così, lei tanto riflessiva e con la paura cronica di non essere abbastanza, e lui tanto cieco a sentimenti tanto ovvi da danzargli tutto il tempo sotto il naso. Con questa one-shot ho cercato di rendere onore al momento in cui entrambi si sono accorti che essere giusti insieme era meglio di tutto il resto.

Il cielo cambiò colore quando i loro occhi si incontrarono. Una goccia di pioggia bagnò i capelli di Rose. I loro compagni, allarmati, tornarono dentro, ma loro restarono lì, silenziosi, a fissarsi, ad aspettare che il vento li avvicinasse come due foglie autunnali.

Una Parola,per iniziare la mia storia,la storia di Rose Granger Una Parola,per far scappare mio padre. Una parola per conoscere il diavolo,di nome Scorpius. Una parola per odiarlo. Una parola per amarlo. Una parola per scoprire mia madre. Una parola per lui. Una.Parola.

Rose Weasley è al suo sesto anno ad Hogwarts e molte cose nella sua vita cambieranno. Nuovi amori, nuove amicizie e soprattutto... nuovi problemi.

PROLOGO Stavo seduta sull'incavo della finestra fissando il paesaggio attorno alla casa dei nonni. Per ettari ed ettari si vedevano solo campi arsi e colline, il lago dove papà ci portava sempre quando eravamo piccoli e il ripostiglio dove il nonno teneva i suoi attrezzi Babbani. Era estate e avrei dovuto sentirmi euforica. Euforica di stare in vacanza, di non dover andare a scuola e di poter passare i pomeriggi all'ombra degli alberi a leggere un buon libro. Ma non mi sentivo affatto felice. Le voci allegre dei miei familiari provenivano dal piano di sotto e io mi sentivo sempre peggio. Avevo fatto un errore. Avevo fatto un enorme errore. E adesso non sapevo come fare a dirlo a papà.