"N-non toccarmi.." "Ah no?" "Non dovevi uccidermi?" "Ci ho ripensato all'ultimo minuto.. uccidere una bella Payne come te?" Mi allontanai da lui toccando lo schienale del divano. "H-ho paura di te.." "Non eri quella coraggiosa? " "I-infondo non lo sono mai stata!" (Preso dal capitolo 6)

Come fai a dire che mi hai usato? Dopo tutto quello che abbiamo passato insieme Dopo tutte quelle volte che mi hai detto "ti amo" Dopo tutti quei baci, scambiati nei posti più sconosciuti Dopo tutte quelle carezze, quei discorsi, dopo il futuro che abbiamo costruito insieme. Come fai? Io non ci credo tu ti sia stancato di me, non credo che non fossi felice. Ogni volta che stavamo insieme me lo facevi capire con i tuoi sguardi, con i sussurri nelle orecchie, con i risolini e con il tuo sorriso. Amavamo quando sorridevi, ti apparivano sulle guance due fossette che erano la fine del mondo, quel sorriso che vedevi raramente, perché sì! Tu hai avuto molto bassi che alti nella tua vita e non sorridevi quasi mai. Io mi ricordo che per la prima volta che mi hai sorriso è stato dopo sei mesi che ci conoscevamo ed era un sorriso sincero ed emozionante. E' stata bella quella giornata. Non me la scorderei mai...

Dietro due occhi color cioccolato incorniciati da lunghe ciglia, sotto un paio di scure e folte sopracciglia, si nasconde un'anima sconosciuta a se stessa. Eye-liner e rossetto scuro, libri e cuffiette, ed è pronta per continuare la sua corsa verso qualcosa di tanto desiderato ma non preciso. Ragazza misteriosa, viene definita, dai lunghi e ricci capelli castani che si sdraiano lungo la sua schiena, che vede tutti ma non è vista da nessuno. O quasi. Lui La vede. E Lei, stranamente, vede Lui. Ed è grazie a Lui che finalmente, dopo tanto tempo, nel cuore di Lei si accende una fiammella di fiducia nel genere umano. «Ogni volta che gioco a bowling, guardando la mia palla, mi vengono in mente i tuoi lecca-lecca» disse lui, facendola ridere.

Una notte. È stato sufficiente affinché due mondi completamente diversi si incontrassero. Cosa succede quando il buio incontra la luce? Quando il pericolo è colpito dall'innocenza? Quando gli occhi di un marrone scuro si abbinano con l'azzurro sincero? Lei: una ragazza che ha fatto un passo sbagliato. Lui: il ragazzo pericoloso che non vorresti mai incontrare. La luce e il buio. Due mondi completamente diversi si incontrano. Tutto cambia. Sia per lei che per lui. L'innocenza di lei lo fa avvicinare sempre di più. Attrazione reciproca, però il passato oscuro, non è cosi semplice da dimenticare. La sua personalità non può essere cambiata. "È mia" sono le parole che hanno cambiato tutto. La paura diventa azione, l'ambizione, piacere. Il buio è combinato con la luce, sensazioni nuove, pericolo, piacere, amore. ... tutto fino a quando? Ci tengo a precisare che questa storia non è mia. Ho solamente avuto il permesso dalla scrittrice @ChristineHS di tradurla.

-Credi nel colpo di fulmine? Voglio dire, amore a prima vista.- gli chiesi, guardando il panorama che avevo al mio fianco. -No. Sono soltanto dicerie, almeno per me. Non ho mai avuto quella sensazione, e sinceramente, non so nemmeno cosa si senta quando ci si innamora di colpo.- rispose, tenendo gli occhi sul cielo. -Bhe, si è fatto tardi- affermò alzandosi -Ci vediamo domani a scuola.- mi salutò, scompigliandomi i capelli. -Tu sei il mio colpo di fulmine.- sussurrai, quando fu abbastanza lontano da non potermi sentire.

Una ragazza timida che ha paura della gente e del mondo,con un passato difficile alle spalle. Un ragazzo puttaniere che non ha paura di nessuno,solo di se stesso con un passato che lo perseguita anche nel presente. Lui,voleva solo portarla a letto,ma le cose non vanno mai come ci si aspetta. Sono diversi,ma hanno una cosa in comune:Non si sono mai innamorati. Una storia con mille problemi,violenze,intrighi e tanto altro. Se la vi ho in curiosino leggete! ------------------------------ P.S.:É la mia prima fanfiction...il primo capitolo della storia non è nulla di che è più una descrizione,ma non fatevi ingannare!I capitoli a seguire saranno meglio. •°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°•°• //ATTENZIONE// NELLA STORIA SONO PRESENTI:SCENE DI SESSO,VIOLENZE E IL LINGUAGGIO SARÀ MOLTO ESPLICITO,QUINDI CHI NON È INTERESSATO A QUESTO GENERE DI LETTURA E PREGATO DI NON LEGGERE. */*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/*/* Detto questo buona lettura ❤

Winter Handerson,un nome,un mistero. Winter ama la solitudine,non come la sorella,Summer,la popolare e la preferita. Winter è diversa dalle altre. Winter è stata strappata via dalla sua cittá Natale per il suo passato. La sorella le presenta dei ragazzi con cui fare amicizia. Ci riuscirà? Farà amicizia o nascerà qualcosa in più? E il suo passato ritornerà? La storia non é mia, io sto solo pubblicando.

«Ti va di fare un gioco?» dice il moro vicino al mio orecchio. «Che gioco?» mi alzo da sopra le sue ginocchia. «Ci facciamo delle domande,io ti chiedo qualcosa su di me e ugualmente fai tu.Appena uno sbaglia risposta si toglie un capo d'abbigliamento.D'accordo?» si alza e mi viene dietro. «E dopo?»mi giro di scatto e spalanco gli occhi perchè mi ritrovo con la bocca a qualche millimetro dalla sua. «Dopo?Dopo si vedrà!»alza le spallucce come per dire "Non è niente di che tanto..." lo fisso smarrita,che cazzo di gioco è questo? «Che c'è hai paura di perdere?» «Certo che no!Accetto la sfida!Ma non ti sorprendere se poi ti ritroverai nudo proprio qui davanti a me e io PER CASO avró il telefono in mano pronta a farti una foto.» mi tolgo da vicino a lui per andarmi a stendere sul divano che si trova davanti a lui. Tratto dalla storia. Zayn Malik's fan fiction.

"Mi dispiace..." Lo guardai dritto in quegli occhi in cui riuscivo a perdermi ogni volta senza un motivo. "Ti ricorderai di me?" chiesi. "Come non potrei? Ricorda che mi hai rubato il cuore." Non riuscii a dire niente. Guardavo le sue labbra come se fossero le ultime parole di una lettera d'addio. Gli occhi pizzicavano, il cuore accellerava, e il groppo in gola che avevo mi impediva quasi di respirare. "So che me ne pentirò, ma ormai è tardi." Si girò verso di me un ultima volta. ||In alcune parti la storia racchiude scene, riferimenti e/o un linguaggio non adatto ad un pubblico facilmente impressionabile||

Una promessa. Dipende tutto da una promessa. Ma la domanda è, la manterranno? - "Qui ho conosciuto una bambina tempo fa, si chiamava come te." Sorride, forse ricordando il passato. "Da quel momento siamo diventati inseparabili." Continua, muovendo il pollice sulla mia coscia. Abbasso lo sguardo sulla sua mano e rabbrividisco, sentendolo poi parlare. "Un giorno, tredici anni fa, sua madre me la portò via." Mormora, serrando la mascella e stringendo la presa sulla mia gamba. Stava parlando di me, del fatto che mia madre mi ha portata via da lui, lasciandolo lì, in quel parco, da solo. "Ogni giorno venivo qui, da solo, nella speranza di ritrovarla," sospira e riesco a sentire tristezza e rabbia nel suo tono, "Ma non è mai tornata." Un sorriso nostalgico si fa spazio sulle sue labbra non troppo carnose e abbasso nuovamente lo sguardo, sentendo le lacrime accumularsi agli angoli degli occhi. "Continuai ad andare al parco per un mese circa, poi capii che non sarebbe più tornata. E non lo ha fatto." Abbassa la testa e toglie la mano dalla mia gamba, sentendo subito dopo la mancanza del suo contatto con la mia pelle. "Non ho mai avuto più notizie di lei. Dopo tredici anni, vengo ancora qui, sperando di trovarla," fa una pausa e sospira, incrociando le dita fra loro e alzando la testa rivolta dall'altra parte del parco; seguo il suo sguardo e rabbrividisco, sentendo un'altra lacrima scivolare, e un'altra e un'altra. È dove ci siamo salutati, dove abbiamo passato insieme gli ultimi minuti, dove abbiamo scambiato quella promessa. "Ho continuato ad aspettarla per tutto questo tempo." Mormora, abbassando la testa e proiettando lo sguardo sulle sue mani. "E continuerò a farlo per tutta la vita." - MOMENTANEAMENTE SOSPESA PER REVISIONE CAPITOLI #155 in Fanfiction. 31/12/16