Tratto dalla storia: "Perchè lo fai?" Disse lui,avicinandosi discretamente sempre piu a me. Brivido. "Perchè mi fa bene." Risposi quasi in un sussurro. "E io? Io ti faccio del male?" Chiese lui. Il solito millimetro di distanza ci divideva. "Tu,tu sei come l'ecstasy,fai bene,con effetti collaterali." -- Un incontro casuale fatto di competizione e sfida. A volta anche il male,puo portarti nella strada del bene. La gente si chiede come,ma solo loro due sapevano disubbidire alle leggi dell'amore. Loro,che con una semplice droga iniziano ad amarsi. Tutti giudicano quello che fai,ma nessuno ti chiede perchè lo fai. Ringrazio @mymomisari per avermi aiutata con la copertina e la trama.

La pittoresca e vibrante cittadina di Burlington nel Vermont, fa da sfondo alle vicissitudini quotidiane di un gruppo di studenti della High School. Sebastian, Allyson, Bruce, Penelope, Michael, Miriam, alcuni dei loro nomi; gli incontri, i primi amori, le prime delusioni, i litigi, le difficoltà ad interagire tra di loro, diventano così il filo conduttore del romanzo. L'esposizione del racconto si snoda attraverso il pensiero narrativo dei vari protagonisti alternato a scambi di battute che ne vivacizzano la trama. Pur essendo un libro di pura fantasia, il suo contenuto potrebbe benissimo rispecchiare stralci di realtà in cui ognuno di noi potrebbe riconoscersi. A tutti buona lettura!

Una notte. Una festa. Un errore. Quello che pensava stesse per rovinare la sua vita, stava invece per diventare il contrario. Ma quando per tutta la vita sei stato usato da persone che ti ingannano, come si fa ad imparare a fidarsi di chi ti circonda ? E quando la persona a cui tieni diventa il bersaglio dei tuoi nemici, cosa faresti per proteggerla ? Una cosa è certa: Non lo chiamano "Danger" per nulla. Ci tengo a precisare che la storia non è la mia ma io ho solo tradotto, la vera autrice si chiama Jiley Overboard spero la storia vi piaccia.

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.