DAL 28 NOVEMBRE IN LIBRERIA Sono passati mesi dal ultimo scontro tra Jennifer e Caleb, i due ormai non si parlano più e Jennifer ha deciso di andarsene dal dormitorio maschile e di alloggiare per un po' dalla sua amica Lyla durante il periodo di assenza della sua compagna di stanza. Ma quando quest'ultima torna Jennifer, se vuole continuare gli studi, è costretta a tornare nel dormitorio maschile. SEQUEL DI "QUEL COINQUILINO SNERVANTE"

Ciao, sono Clelia, vorrei raccontarvi la mia storia. Sono una ragazza di 16 anni che crede nell'Amore. Dove vivo? Non è importante, sceglietelo voi. Ho alle spalle un passato di violenza psicologica, sia in famiglia che con la società. Venivo insultata, sempre, sin dall'asilo. Non ho mai avuto fiducia in me stessa, nemmeno autostima... Ho imparato a convivere con la Solitudine, grazie agli anni, ho forgiato da sola la mia armatura. Sono cambiata così tanto, non mi ricordo come fosse la vera me. Si potrebbe dire che il mio secondo nome è "Acidità". Allontano molte persone da me per via di questo mio carattere. Allo stesso tempo, però, esso mi protegge come nulla sarebbe in grado di fare! Niente mi scalfisce l'anima, niente mi delude, non mi importa più qualsiasi cosa le persone dicano o facciano contro di me. Ah, dimenticavo la cosa più importante: niente e nessuno sa chi sono per davvero. L'unico modo per capirmi sarebbe abbassare le muraglie che mi sono costruita attorno per proteggermi. E così che è successo con Aaron, un ragazzo distante centinaia di chilometri. Con lui ho messo da parte l'acidità e abbattuto ogni protezione che la mia anima potesse avere. Annullava ogni mia paranoia, ma ne creava di altre. Cosa è successo? Io mi sono innamorata. E lui? Lui cosa pensa di me? Mi ama? #127 in incontro, 22.11.18, grazie. OGNI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ACCADUTI È PURAMENTE CASUALE!

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.