LEI: Più crescevamo, io e lui, e più passavamo il nostro tempo insieme. Facevamo la qualunque insieme. ---- Ma poi tutto è cambiato. L'ho odiato, lui aveva distrutto tutto ciò che eravamo da una vita. LUI: Mi ricordo come eravamo e mi mancano tutti quei momenti. Mi manca lei che soffriva e veniva sempre a rifugiarsi da me ogni volta, ero più grande e lei si sentiva protetta... Mi mancano tutte le volte che lei voleva dormire con me ed io l'accontentavo. ---- ...al primo posto deve tornare ad esserci la mia piccola Vic. può anche passare un secolo.. se l'amore è vero non svanirà nel nulla.. 9.9.14 16.07.16 #4 in fanfiction 06.02.19 #1 in tre categorie

Salve :) Ho cambiato il titolo di questa storia, comunque si tratta del seguito di una vacanza movimentata. I nostri eroi tornano ad Hogwarts regalandoci un viaggio nei loro sentimenti. Nuovi e vecchi personaggi. Nuovi e vecchi intrecci. Molte dinamiche. Una storia inquietante. E tanto shipping! Enjoy! "-Vieni- lo afferrai per un braccio e gli sfilai la bacchetta di mano, temendo che ci ripensasse -Andiamo via-. Mentre camminavamo per tornare nel parco di Hogwarts Kàtia parlò di nuovo. -Vai pure Scorpius- disse fredda -tanto lo capirai e finirai anche tu per combatterli. È scritto nel tuo destino, ce lo hai nel sangue. Un giorno te la troverai davanti e sarai tu stesso a volere la sua morte- sentii il corpo di lui irrigidirsi ma lo strattonai in avanti, guardandolo negli occhi gli feci cenno di no con la testa. Ce ne andammo e la lasciammo lì."

Questa è una storia senza pretese! E' ambientata l'estate precedente all'ultimo anno ad Hogwarts di Rose Weasley. I protagonisti sono Rose e Scorpius, ma anche gli altri membri del clan avranno un po' di spazio! Non è un'opera d'arte, ma spero che possa lo stesso intrattenere. Dal prologo: -ALBUS SEVERUS POTTER IO TI ODIO!- Errata corrige, solitamente calmo e amabile. Infatti a vederla in quel momento Rose non sembrava affatto una persona equilibrata, tanto meno serena. Era intenta a rincorrere suo cugino Albus fuori la tana, con la bacchetta sguainata e con un'espressione furiosa dipinta sul volto. -Rosie, Rosie, calmati, per favore, calmati!- -Calmarmi? Calmarmi? Seriamente, Albus? Come pensi che possa calmarmi dopo quello che mi hai fatto!- strillò a squarciagola lei, senza smettere di corrergli dietro attirando l'attenzione di quasi tutta la sua famiglia.