☆Soulmate au ☆They were fated together

"Se fossi in te me ne andrei ora che puoi, perché dopo non avrai scelta."

"Forse ti vedrò, in classe, con quel tuo solito guardare fuori dalla finestra come se ci fosse davvero qualcosa da vedere. Se ci penso _ voglio dire, se penso a te _ capisco che dopotutto non ho bisogno di nient'altro." 14.12.2017, #11 in teen fiction

Non riuscivo a crederci. No, non poteva capitare proprio a me. Non era vero. -Cosa? Hai intenzione di ingaggiare una guardia del corpo?- urlai. -Si hai capito bene ora smettila di urlare- -Io non smetto proprio un bel niente! Da quando la mamma se n'è andata non riesci ad avere il controllo su tutto eh? Vuoi controllarmi?- ero furibonda. -Basta. Sono tuo padre e quindi farai ciò che ti dico. Punto e basta!- -Tu non sei più mio padre!!- urlai alzandomi e correndo verso casa. ------

Ogni cosa ha un senso. Quando mi trasferii in America, non mi sarei mai aspettata di andare a vivere davanti casa di un casinista. Martin Garrix. Bello, ricco, simpatico sotto gli occhi di tutti. Ogni sera c'era una nuova festa, e la mia casa veniva presa di mira per i suoi stupidi scherzi. Ma solo io conoscevo un lato di lui che nessuno riusciva a vedere. Era solo, e nella sua villa regnava il silenzio. ••• "Martin." Sussurro. "Dimmi, Brooke." Dice stringendomi forte a se, continuando a fissare il cielo stellato. "Ora, standoti a guardare, mi sono accorta che il silenzio è la melodia piú bella che tu abbia potuto creare." {Preso dall'ultimo capitolo}

"Oh my god Tate, what did you do!" I yelled. "I'm sorry I wasn't thinking!" Tate yelled back. "Well obviously! Now it's gonna look like my mom killed a little boy, it doesn't look too good that his dead body is in my moms bedroom!" "Lily don't worry about that I can hide the body and Moria can clean up the mess, and I do recall that killing him sorta saved you" *Completed September 28, 2014*