DISPONIBILE IN CARTACEO ED EBOOK. POTETE TROVARLA SU AMAZON O ORDINARLO IN LIBRERIA. Si odiano. Si fanno del male. Loro sono nemici senza benefici. Avalon e Julian sono un turbinio di emozioni contrastanti. Sono nemici da una vita; farli andare d'accordo è impossibile. Si odiano, si prendono in giro, si fanno dispetti a vicenda. Lei ha letto troppe storie d'amore ed è convinta di sapere già il modo in cui finiranno le cose. Ma non è così quando si tratta di Julian, capitano della squadra di football, l'unica persona che lei vorrebbe ammazzare, anche a costo di finire in prigione. In una famiglia un po' strana, con due fratelli gemelli che la fanno uscire pazza, una migliore amica dislessica, che finge di essere la figlia di Rocky Balboa e pensa che prendere le persone a pugni in faccia sia normale, un vicino di casa che le rende la vita un inferno, Avalon è costretta a fare ricorso a tutta la pazienza che le è rimasta, per riuscire a sopravvivere agli ultimi mesi di scuola. Nonostante l'odio tra i due, e nonostante la voglia di uccidersi a vicenda, l'unica cosa che sarà in grado di farli riavvicinare, sarà l'autocorrettore del cellulare. Tutto per colpa di una parola sbagliata. Avalon pensava che la sua vita stesse diventando troppo cliché, un po' come nelle storie d'amore che ha letto, finché non ha capito che in realtà la sua vita è come una tragicommedia e che lei come protagonista fa schifo.

"Sapevo solo una cosa: avrei fatto meglio a distogliere lo sguardo o mi sarei persa. Persa in tutta la loro bellezza. Persa nella dolcezza che sembravano nascondere. Persa in ogni singolo dettaglio. Insomma,avrei fatto meglio a distogliere lo sguardo..ma non lo feci e fu quello il mio errore. Speravo solo di non innamorarmi di quegli occhi che avevano il potere di incasinarmi cervello e anima in così poco. Ma forse in fondo quell'errore mi sarebbe piaciuto. Il più bell'errore della mia vita,no?" /Tratto dalla storia/ 15 Giugno 2017: #272 Fanfiction 15 Giugno 2017: #273 Fanfiction 16 Giugno 2017: #273 Fanfiction 16 Giugno 2017: #270 Fanfiction 17 Giugno 2017: #270 Fanfiction 17 Giugno 2017: #243 Fanfiction 18,19,20,21 Giugno 2017: #243 Fanfiction 22 Giugno 2017: #343 Fanfiction 23 Giugno 2017: #620 Fanfiction 12 Luglio 2017: #588 Fanfiction 14 Luglio 2017: #165 Fanfiction 28 Luglio 2017: #347/324 Fanfiction

-Sai Thom- iniziai a testa bassa, giocando con il piccolo anellino che avevo all'anulare. -Sei quel tipo di persona che si desidera comunque, anche quando non si vuole nessuno al proprio fianco.- alzai lo sguardo e feci incontrare i nostri occhi. Mi persi in quegli occhi grandi e color nocciola. Non disse niente. Si avvicinò lentamente a me, mi posò le mani sulle guance calde e mi baciò. Fu un bacio lento, contenente tutto l'amore che provavamo entrambi. Ora c'eravamo soltanto noi due, solo noi due.

Sono passati cinque anni, quasi sei, da quella sera. Non so se mi dispiace, ma ora sono felice per ciò che ho. Dentro di me vorrei tornare a quella sera in cui guardandomi negli occhi mi chiese "Vuoi che me ne vada via per sempre?". Amo ancora Johnson nonostante i nostri percorsi, o fa ancora parte del passato? 1st book: "If Only You Knew" 2nd book: "Always & Forever" 3rd book: "Promises"

Jennifer,detta Jen,capelli castani e occhi verdi,solita ragazza che va bene a scuola e non pensa ai ragazzi.Ma arriverà un momento in cui la sua vita cambia,forse totalmente,dovrà iniziare a sopportare i suoi idoli ogni giorno,e tra loro ce anche lui.Jacob Sartorius.All'inizio i due si mostrano indifferenti l'uno all'altro,'solo amici' dicevano sempre,ma poi qualcosa,in tutti e due cambia,cominceranno a guardarsi in modo diverso,con occhi nuovi,ma di certo i problemi non mancano dopo che,Jen,scopre il difficile passato di Jacob... Da capitolo 13: -No,resta.- -Cosa?-Esclamo. -Si,ho bisogno di te Jen.- -Io penso che...- -No.Ti ho detto un milione di volte che non voglio Maddie,io voglio te.- Fanfiction su Jacob. Storia totalmente inventata. Spero davvero che vi piaccia!

"Amarti non è mica così strano."

Vivere e sopravvivere. C'è una bella differenza fra queste due parole, eppure sembrano così simili, forse è proprio questa la cosa più affascinante. Due cose, all'apparenza quasi identiche, se analizzate nel profondo hanno differenze abissali. Era questa la differenza fra me e i miei coetanei. Loro vivevano, io sopravvivevo. Vivo, anzi sopravvivo, su una sedia a rotelle, ma questo non è nemmeno il problema più grave, dopo anni ci ho fatto l''abitudine. Il vero problema sono gli altri, mi guardano e mi trattano come se fossi un mostro, come se avessi qualche malattia contagiosa e temessero di venire contagiati. Mi evitano e mi insultano rendendo la mia vita un inferno. I miei genitori hanno cambiato vari paesi, scuole, tutto per permettermi di avere una vita il più normale possibile. Non è servito. Ogni volta le cose non cambiavano. Ho iniziato a pensare che questo fosse un problema delle persone che vivono, loro si fermano alle apparenze, non gli importa cosa sei o non sei. Hai qualche difetto fisico? Sei escluso. Sei brutto? Sei escluso. Sei debole? Sei escluso. Sei triste? Sei escluso. Sei sfigato? Sei escluso. Sei uguale a tutti gli altri con un fisico scheletrico e ripeti ritmicamente sempre le stesse parole per essere definito figo? Hey, mi stai simpatico, usciamo insieme dai. ---

La prima impressione che aveva avuto di lui era che fosse triste. Salvatore non stava bene, suo padre lo picchiava, aveva smesso di parlare. Sharon, lei lo stava lentamente salvando dandogli una via uscita da quel tunnel oscuro che, a lui, sembrava infinito.

"Susan, ma che ti succede?" Mi chiese Lore guardandomi preoccupato. Ma è fottutamente serio?! "Vuoi sapere veramente che mi sta succedendo? Sei l'unico che che non se n'è mai accorto!" Gli urlai con le lacrime che mi stavano rigando il viso, vedevo appannato e non potevo distinguere lo sguardo del mio migliore amico. "Di che stai parlando, Susan?" Mi domandò lui avvicinandosi a me ma io arretrai. "Sei un fottuto idiota, Ostuni! Non capisci che mi sono innamorata di te, cazzo! Tutti lo sanno, i nostri compagni, i miei ed i tuoi amici, tutti! Sei solamente tu che non lo sapevi. Adesso mi sembra di essere passata dalla parte dell'ingenua." Sbottai confessandogli i miei sentimenti. Adesso che cosa penserà di me. Avrò rovinato tutto. Dopo aver terminato di parlare, potevo vedere chiaramente l'espressione scioccata di Lorenzo stampata in volto. Che cazzo ho appena fatto.