È bellissima, così leggera, sembra come se volasse. La vedi? Guarda il sorriso che ha sulle labbra mentre balla, guarda i suoi occhi come si illuminano. La vedi? Guardala mentre dorme con i capelli sparsi sul cuscino, così piccola e vulnerabile, ma allo stesso tempo forte come una guerriera. La vedi? Osservala mentre ride, gettando la testa indietro e aprendo la bocca. Guardala mentre nell'ombra della notte, fuma una sigaretta assorta nei suoi pensieri. La vedi? Guardala mentre parla con Chiara, riesci a percepire l'energia che emana il suo sorriso? Ora guardala mentre i suoi occhi si posano sui tuoi, brillano non è vero? Allora non riesci a capire che è innamorata di te? Victoria Hagen, Gabriele Esposito//

"Scusa se ti interrompo ma forse non ti rendi conto che per me,non esiste il mondo.Perché per prima esisti tu! Tu che mi attraversi e tu! Tu che di stelle vesti il cielo e mi convinci che di te non ne avrò mai abbastanza.Tu,così forte e sola." E forse aveva ragione,neanche io ne avrò mai abbastanza di lui..

«Attraggo la sua schiena al mio petto. "A me di quello che pensano gli altri non frega un cazzo. Questo non è sbagliato, io non sono sbagliato, tu non sei sbagliato" dice con un filo di voce. "Noi non siamo sbagliati" concordo.» ||•Andreas Müller & Alessio La Padula•||

Fanfiction sul ballerino di amici Andreas. Spero vi piaccia.❤ Dal capitolo 17: ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ An: Mi sei mancata sai? Ogni notte uscivo in terrazzo per vedere se eri in quello della tua stanza. Non c'eri mai, quindi parlavo alla luna. Ma una volta eri li addormenta su una sedietta quindi sono rimasto li a guardarti. Eri così bella. I: E cosa le dicevi? Alla luna. An: le parlavo di te, di quanto sei dannatamente perfetta e di quanto mi mancavi. Certe volte Alessio si svegliava, mi incoraggiava a venire a parlarti ma non ne avevo il coraggio. I: Tu sei pazzo. Sorrido come un'ebete mentre lui mi accarezza i capelli. An: di te. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

«Andreas Muller.»Parlai piano e con le lacrime agli occhi,quando lo vidi sul ciglio della porta. «Jenny William.»Controbatté lui, abbassando il capo in segno di inchino.«Ti dedico Roma.» -Storia iniziata 03 marzo 2016.