-Vai. -mi sprona e io faccio quanto detto. Appena entro in scena, la sala si riempie di scatti fotografici. Lancio uno sguardo a mio padre che mi osserva fiero e sorrido, poi mi metto in posa, così da farmi scattare alcune foto. Il mio sguardo però, corre subito al pilastro all'angolo della stanza. Vi è un ragazzo poggiato che mi osserva con un sorriso malizioso. Riesco a scorgere da lontano un miglio i suoi occhi azzurri- verdi e il suo sorriso. Il resto del viso è nascosto dall'ombra, come i capelli. Quando mi accorgo di essere rimasta lì impalata per anche troppo tempo, torno indietro. -Va tutto bene? -chiede Samuel appena entro nel mio camerino. Sobbalzo dalla paura. -Certo... -una gocciolina di sudore scende lungo la mia schiena e rabbrividisco. Le spalle mi fanno male da morire e mi sento bruciare da dentro. -Stephanie... sei pallida, è successo qualcosa? -Samuel fa per venire verso me, ma lo respingo. Il mondo gira vorticosamente, così mi giro verso la porta rimasta aperta del mio camerino per prendere una boccata d'aria. E lo rivedo: lo stesso ragazzo di prima. Chiudo un attimo gli occhi e così come è comparso, non c'è più. D'improvviso una fitta lanciante al petto mi comporta a piegarmi su me stessa e urlo dal dolore. -STEPHANIE, STEPHANIE! -urla impaurito mio fratello, ma quasi non lo sento. Mi accorgo di essere caduta, caduta come un Angelo, penso. Poi vengo inghiottita dal buio. *** Un segreto che può ucciderli tutti. Una ragazza all'oscuro della sua vera natura. Un mondo nuovo di cui lei non sa nulla. Un combattimento contro qualcosa di così grande da far paura solo a nominarlo. Un sistema da distruggere. Migliaia di vita da salvare. Sembra impossibile eh? Eppure la salvezza è più vicina di quanto immagina, tuttavia in un momento buio della nostra vita è sempre difficile distinguere la luce dalle tenebre. Perché in fondo si sa, una Shadight è plausibile, una Lighdow impossibile.