Il destino di tutta la grecia dipendeva dagli Spartani che dovevano rallentare il flusso dei persiani per dare il tempo al resto dell' ellade di Organizzare le difese. Dunque gli spartani inizialmente guidati in 7000 da Leonida, poi si divisero: 300 volontari andarono a combattere alle termopili, il resto delle truppe raggiunse l' IStmo di Corinto e preparò lì la difesa del Peloponneso. I 300 Spartiati volontari per 3 giorni combatterono interottametne contro un esercito tanto sterminato che il suo numero resta tutt' ora incognito, e quei 300 tutti soli riuscirono a fermare l' esercito più potente del mondo per lungo tempo mentre gli ateniesi al Capo Artemisio impedivano alla flotta Persiana di approdare alle spalle degli spartani per circondarli. Ma mentre infuriava la battaglia navale e quelle terrestre nello stretto, Efilante tradì gli Spartani consegnando il destino della grecia e dei suoi commilitoni nelle mani del Gran re in cambio della sua gratitudine e aspettandosi proficue ricompense. Gli persiani non circondarono gli spartani con le truppe della Flotta, ma con le stesse truppe che cercavano di conquistare le Termopili, e alla fine gli spartani si ritrovarono a combattere su due fronti, Stanchi e sfiniti dopo una battaglia di 3 giorni che andava al di là dei limiti umani. Leonida cadde in battaglia e i persiani non si scoraggiarono: sapevano che sarebbero morti, e questo gli indusse a combattere ancora più ferocemente. Ma alla fine soccombero, ma quando i Persiani varcarono lo stretto, ormai La Grecia intera era pronta a dare vendetta per la morte dei Lacedemoni.

Nel 49 a.C. Cesare varca il Rubicone e marcia verso Roma. Inizia la guerra civile. Nel 48 a.C. Cesare sconfigge Pompeo a Farsalo. Tra il 47 e il 45 a.C., arrivato in Egitto, pone sul trono Cleopatra; in seguito sconfigge i pompeiani in Africa e in Spagna. Tornato a Roma nel 45 a.C. Cesare è padrone assoluto. II 15 mar. del 44 è ucciso in una congiura da Bruto e Cassio.

Era l'8 Settembre del 9 d.C. Augusto, all'apice del successo grazie al suo impero, affida le 3 migliori legioni al suo comandante Publio Quintilio Varo, il quale doveva condurle al di là del Reno. Il comandante dei Cherusci, Arminio, farà di tutto per tendere un'insidia ai Romani: la loro disfatta.