Racconto pubblicato dal Dott. John Watson nell'agosto del 1895. Tratto dal testo: "Ci sono delle volte in cui la verità deve aspettare" mi disse Holmes quando gli manifestai l'intenzione di pubblicare il resoconto del caso più impegnativo e scandaloso in cui ero stato coinvolto da quando mi trovavo a collaborare con lui. "Un cadavere bruciato, squartato e dotato di maschera. Un uomo esploso. Un sicario. Una duchessa. Un uomo troppo coinvolto nell'attuale situazione politica." elencai io. "Capisco il suo bisogno di aspettare a pubblicare questo racconto e capisco che a volte la verità può aspettare ma io non ho nessuna intenzione di lasciare che questo accada" "Questo cosa vorrebbe dire, Watson?" mi interrogò allora con sguardo furbo. "Che questo racconto domani sarà pronto per essere pubblicato e noi ne accetteremo le conseguenze. Al diavolo Scotland Yard e la sua lentezza: abbiamo risolto il caso ed è nostro dovere divulgare la verità affinchè giustizia sia fatta.". Conclusi con lo stesso fervore con cui un avvocato pronuncerebbe le ultime parole di un'arringa conclusiva a cui lavora da mesi. "Questo è il John Watson che conosco: mi ha convinto. La verità non deve aspettare" Ribattè Holmes soddisfatto dopo qualche secondo passato ad osservarmi. Dunque questa è la storia del perché questo racconto è stato pubblicato: ora sta a voi, cari lettori, scegliere se volete sapere la verità o preferite rimanerne fuori.

Già altre volte ho raccontato le avventure del mio amico, ma mai come in questo caso, ho avuto l'opportunità di osservare a pieno le sue doti e di poter contribuire profondamente alla soluzione di un caso. Mi alzai dal letto, e mi diressi in salotto. Il mio coinquilino di Baker Street era già sveglio, per via delle sue abitudini mattutine. Sherlock Holmes sedeva raggomitolato sulla sua poltrona, avvolto da una nuvola di fumo azzurrognolo, che ero così abituato a veder uscire dalla sua pipa quando meditava. "Watson!Sarò lietissimo se volesse accompagnarmi nella soluzione di un caso di estrema importanza e che riporta aspetti davvero singolari"Holmes come sempre, conservava la sua compostezza, ma a tradire la sua fibrillazione c'erano gli occhi chiari che conoscevo così bene. Accettai di buongrado, i casi del mio amico risvegliavano in me lo spirito avventuroso che mi era stato compagno quando facevo il soldato. "Perfetto! Faccia in fretta allora, ci stanno aspettando".

Solo adesso posso informare i miei lettori per quanto riguarda il caso sottoposto all'attenzione del mio amico Sherlock Holmes, in quanto, secondo lui solo adesso posso parlare dell'avventura del banchiere innamorato senza suscitare uno scandalo. Era una calda giornata di agosto ed ero seduto nel mio salotto di Baker Street discutendo con Holmes riguardo recenti riforme governative, quando entrò la nostra domestica annunciava la visita di due ragazzi "grazie mille signora Hudson, li lasci entrare, li stavo aspettando." Io feci per lasciare la stanza ma Holmes mi trattenne " Watson, mi stavo chiedendo se avesse voglia di assistermi ancora una volta nella soluzione di un caso, sempre se non ha di meglio da fare..." "Holmes ne sarei onorato e per di più mi aspettava una giornata terribilmente noiosa" Appena il tempo di sistemare delle sedie per i nostri clienti, la porta si aprì ed entrarono due ragazzi.

Sherlock Holmes e John Watson ancora una volta insieme. Un omicidio viene commesso e persino i migliori ispettori di Scotland Yard non riescono a far luce del caso. Un criminale pentito è stato ucciso in casa sua, non ci sono tracce ne indizi anche il movente è incerto. La moglie della vittima chiede aiuto "alla ultima corte d'appello" dei casi irrisolti: il consulente d'indagine Sherlock Holmes. A raccontare questo mistero, c'è come sempre il fedele dottor Watson. ._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._._. IL MISTERO DEL PENTITO Il mio amico Sherlock Holmes era appollaiato sulla sua poltrona preferita vicino al fuoco. Stava suonando il suo violino ed io leggevo un nuovo trattato di medicina quando la nostra domestica ci annunciò la visita di due signore. "Ah già, le faccia entrare. Watson mi ero dimenticato di avvisarla di questa visita. Spero che avrà del tempo da dedicare ad una nuova avventura" disse ammiccando...(continua)

Un bambino bussa al 221B di Baker Street. Sua madre è stata rapita e gli ha lasciato solo una lettera da consegnare ed un nome: Sherlock Holmes. Un caso insolito viene sottoposto all'unico consulente investigativo del mondo e chi meglio potrebbe raccontarlo se non il suo assistente e amico, il dottor John Watson? "Non c'è niente di più stimolante di un caso dove tutto ti è contro" ripete sempre Holmes, e se questa volta contro di lui ci fosse un'avversario degno di questo nome? È con la voce di un bambino che sapeva troppo, che l'investigatore comincia ad indagare su un caso troppo fuori dal comune per lasciarselo scappare...