What happens when one boy shatters everything you thought you knew about yourself? "I don't like boys. But I like you. Does that make sense?" "No." "Good."

[COMPLETED] "Why do you always stare at me?" "B-Because You're B-Beau-tiful." Violet was the shy girl Harry loved to draw. Harry was the stuttering boy Violet fell in love with. © londonstars

Chantal è cambiata, non è più la stessa ragazza dolce e fragile di un tempo. Harry l'ha resa più esperta, Zayn più estroversa, Niall più loquace, Liam più determinata. Loro hanno giocato per anni con il suo corpo, trattandola e rendendola una ragazza facile. Riuscirà Louis a farla tornare quella di prima? 22/11/09 [...] «Non puoi scapparmi, sei solo mia.» Le aveva soffiato nell’orecchio e una lunga scia di brividi avevano percorso la schiena della bionda. Brividi di paura. Harry continuò a premere la mano sul suo fianco, conducendola verso il solito angolino appartato in cortile, lontano dagli occhi di tutti. Chantal non aveva neanche più la forza per opporsi, per ribattere, sapendo che se l’avesse fatto avrebbe ricevuto molte più botte. Uno strattone contro il muro, un calcio sullo stinco, un pungo sulla pancia, uno schiaffo sulla guancia. Non l’aveva mai colpita in viso, Chantal ne rimase colpita. Come avrebbe potuto coprire il livido che sicuramente le sarebbe apparso sotto l’occhio, lì dove in quel momento le faceva tanto male? «Harry.» Lo richiamò Zayn. «Non sfigurarle il viso. Ha un bel faccino, potrebbe sempre tornarci utile.» Questa storia è stata scritta da Lucinda0097 (autrice su Efp). Ho iniziato a pubblicare la storia quando ancora la storia era possibile leggerla su Efp ma ora è stata rimossa dall'amministrazione del sito stesso perciò penso che qui sia l'unico posto in cui è possibile leggerla ancora. Be', che dire? È una storia stupenda e spero la leggiate. :)

E poi, improvvisamente tutto quello che era per te caro sparisce, e resti solo.

Un nuovo messaggio. Da: Anonimo. “Ciao, ragazza lego.” Risposta. Legogirl: “Ciao, Anon.” Un nuovo messaggio. Da: Anonimo. “Chiamami pure Solitudine.” Legogirl: “Come stai, Solitudine?” Anonimo: “Come se non mi fosse rimasto più niente. Tu, ragazza lego?” Legogirl: “Persa, credo.” Anonimo: “Persa dove?” Legogirl: “Dentro te.” Anonimo: “Dentro me?” Legogirl: “Si, dentro te.” Anonimo: “Cosa intendi?” Legogirl: “Sono persa nella solitudine, Anon.” Anonimo: “Posso aiutarti?” Legogirl: “Aiutarmi a fare cosa?” Anonimo: “Aiutarti a ritrovare la strada.” Legogirl: “Sei una specie di angelo custode?” Anonimo: “Una specie, si.” Legogirl: “Hai le ali e tutte quelle cose da angelo custode?” Anonimo: “No, non ho le ali. Ho un cuore.” Legogirl: “Un cuore?” Anonimo: “Si, un cuore.” Legogirl: “E a cosa ti serve, un cuore?” Anonimo: “Ad amare, è ovvio no?” Legogirl: “Amare chi?” Anonimo: “Qualcuno.” Legogirl: “Tu non puoi amare qualcuno.” Anonimo: “Perché non posso?” Legogirl: “Perché tu sei la Solitudine, e nessuno può amare se è solo.” Anonimo: “Qualcuno da amare io ce l’ho.” Legogirl: “Si?” Anonimo: “Si.” Legogirl: “E chi è?” Anonimo: “La ragazza lego.”

Se pensi che l'amore è fatto tutto di rose e fiore non è così. L'amore è la cosa più stupida, ma anche la più complicata di tutto il mondo. Lisa ha 18 anni. Non va a scuola. Ha una migliore amica, Alice che per lei è come una sorella. Non lavora. Le sue spese sono pagate dai genitori. Ha un passato limpido. Non come il suo amico, poi ragazzo, che ha avuto una vita tormentata. Ora però è tutto risolto.