Può una decisione cambiare la tua vita per sempre?

Un primo appuntamento immersi tra i ricordi di una vita vissuta.

Cosa può andare storto no?

Un amore sfortunato, nato in una pozza di fango, in un giorno piovoso. Un amore maturato nel tempo. Un amore nascosto, soffocato, mascherato. Un amore sfortunato, tormentato, ma infinitamente forte. E chi l'ha detto che una cosa iniziata male non possa finire bene? "Il nostro amore ci condannerà a morte" dissi in lacrime. Mi sollevò il mento perché i nostri occhi potessero incontrarsi "Allora per me sarà un privilegio morire." ... Eravamo come aeroplanini di carta. Avremmo volato fin quando qualcuno non ci avrebbe fermati e niente é mai stato abbastanza forte da riuscirci. Se solo avessero saputo che amarsi era il loro destino, lo avrebbero fatto prima. Continua in: "Come sangue nelle vene" (momentaneamente cancellato) written by: Lidia00x Inchiostroalpostodelsangue// |53.20.135&-||~

Per un errore di smistamento Jennifer viene collocata nel dormitorio maschile del Campus, troppo tardi per cambiare stanza è costretta a stare li. Ambientarsi tra tutti quei ragazzi non è facile... per non parlare del suo compagno di stanza. Caleb, di qualche anno più grande, è, a suo parere, il ragazzo più odioso, lunatico e scorbutico del universo. Conviverci non sarà di certo facile. <<CALEB!>> Urlo dal soggiorno. Ma non ricevo risposta. Corro in camera sua con un paio di boxer bianchi in mano e spalanco la porta. con un asciugamano alla vita mi squadra da testa a piedi e poi come se niente fosse torna a farsi la barba. <<queste sono le tue mutande>> Dico. <<come sei perspicace>> Non mi degna nemmeno di uno sguardo! È un cafone! Cafone maleducato! <<perché erano in soggiorno?!>> <<perchè sei nel mio bagno?>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>> <<non rispondere a una mia domanda con un altra domanda!>>mi scimmiotta. Racconto in 1a persona.

"Odio il fatto che mi manchi anche se non ci sei da due miseri minuti. Odio la tua insopportabile voce quando sei incazzata o lo sguardo che mi rivolgi quando faccio qualcosa di sbagliato. Odio non poter metter nessuno al di sopra di te, neanche me stesso. Odio il fatto che ti voglio costantemente e soprattutto odio doverti condividere con gli altri" Lo guardo e non sono in grado di spiccicare parola. È una dichiarazione d'amore o di odio? Perchè sono confusa, lo giuro. -Tratto dal capitolo 12. Sequel di Runaway ||Genn Butch|| che trovate sul mio profilo!

Mi sento in disordine, completamente. Tutto è in disordine, i capelli, la mia testa, il mio cuore. Ho bisogno di cambiare aria. Dopo vari tentativi ci sono finalmente riuscita, anzi ci siamo riuscite, io e la mia migliore amica abbiamo convinto i nostri genitori a lasciarci vivere da sole a Firenze. Spero che lì sarà tutto diverso, spero sarà migliore. Una nuova vita ci aspetta, nuovi amici, e chissà forse anche nuovi amori. Sono emozionata e terrorizzata allo stesso tempo.

"Qual'è il tuo problema?"sputo incazzata "Il mio problema sei tu" dice guardandomi fisso negli occhi In poco tempo l'effetto Genn inizia a sentirsi. Il battito del mio cuore accelera e le mani iniziano a sudare. Giro lo sguardo perchè non reggo il confronto dei suoi occhi. "A quanto pare anche io sono un problema per te" dice girandomi il mento per farmi incontrare i suoi occhi -tratto dal capitolo 23- #6 in Fanfiction 16/03/16

Dal testo: Alessio percepisce il cervello andargli in cortocircuito e no, no, no, tutto questo non va bene, non va per niente bene. Non dovrebbe fissare le sue labbra in quel modo, non dovrebbe essere così vicino a lui, non dovrebbe sentire quello che sta sentendo. E soprattutto non dovrebbe avere un'erezione nei pantaloni.

Questa è una serie di piccoli racconti sulla vita di Gennaro e Alessio. Scene di quotidianità e dimostrazioni di quella che è più di una semplice amicizia.