CI SONO SPOILER SU TUTTO QUELLO CHE VIENE DAL PRIMO LIBRO AL FINALE DI SANGUE DELL'OLIMPO. Dopo il sangue dell'olimpo, mi sono sentito "vuoto" e non ho accettato del tutto quel finale. Quindi, preso da un momento di pazzia, ho deciso di "Continuare" la storia di Percy. DAL CAPITOLO 3: "Nella prossima giornata il carro di Apollo sarà da seguire, In coppie si divideranno se il loro amico non vorranno far perire. I due romani nel deserto dovran vagare, Il mezzodì dovranno riuscire a sopportare. I figli dell'odio all'olimpo devono aspettare, Un altra morte dovranno sopportare. I due ragazzi saranno gli ultimi ad agire, sotto le stelle la verità dovranno dire. Chi è sfuggito alla morte la dovrà ritrovare, nel luogo in cui lui ha più paura a tornare. I due restanti gli dei dovranno subire e un tempio segreto dovranno scoprire."

FanFiction sulla Percabeth! Perchè? La Percabeth COMANDA è l'OTP delle OTP Vabbè, ecco una piccola introduzione: Percy abita a New York, come Jason e Leo, i suoi migliori amici. Annabeth si è trasferita da poco a New York e ha conosciuto i suoi amici Piper, Calipso, Frank e Hazel al parco sotto casa sua. Nessuno tra loro è un semidio, loro sono persone normali. E' la prima storia che scrivo, quindi non sarà delle migliori... Spero vi piaccia!

PERCABETH SHIPPERS E NON, BENVENUTI IN QUESTA "FAN FICTION" *applausi* Questa non è una delle solite fan fiction,ma sono maggiormente episodi divertenti/troppo dolci e quindi diabetici,inventati:3. Passate anche a leggere le mie altre storie che sono: "Insulti fandom" ,"Percy Jackson Humor" & "Fandom Humor" all the love,Tonia xx

Annabeth ha diciotto anni ed è una ragazza come tutte le altre, forse un po' riservata, forse un po' cauta. Certo è che non sente di meritarsi ciò che le accade quella sera. Il trauma subito è così profondo che non riesce più a sorridere, a ridere, e sicuramente non riesce a vivere. Nessuno sembra in grado di aiutarla ad uscire da quella bolla di indifferenza in cui è rimasta intrappolata. Due anni dopo Annabeth non è diversa da quella maledetta sera, e il padre, l'unico uomo di cui lei si fidi ancora, non riesce più a vederla riversa in quello stato. Così convince la figlia a partire per il Brasile in veste di insegnante, ed è così che la ragazza fa una promessa a sé stessa: nulla avrebbe dovuto rinvangare il suo passato. Annabeth però non sa che la scintilla perduta è proprio dietro l'angolo della bella Rio, mascherata da un ragazzo da cui sente di dover stare lontana, dei bambini che amano la vita più di quanto non dovrebbero, e un amore inaspettato, per nulla voluto, ma in grado di innescare il processo di rinascita inevitabile. ------------------------DAL TESTO------------------------ «Non voglio spaventarti, non voglio allarmarti e sopratutto non voglio metterti fretta. Accettalo e basta. È importante che tu ti prenda tutto il tempo necessario, ma ho l'urgenza di dirti che...» mormorò. E poi accadde, senza alcun preavviso. «Ti amo, Annabeth.» #288

Ogni domenica pomeriggio alla Arena del campo mezzosangue si gioca a " Obbligo o Verità". Se volete comparire anche voi nella storia, basta che scriviate il vostro nome, di chi siete figli e se volete anche qualche caratteristica del vostro personaggio, il tutto sotto l'ultimo capito da me pubblicato oppure nei messaggi privati. Potete inoltre fare voi stessi gli obblighi o le domande a qualsiasi personaggio voi vogliate ❤️ ps: per rimanere sempre aggiornati su tutte le novità, leggete lo spazio dell'autrice in fondo ad ogni capitolo, grazie mille. !! INCLUDE ALCUNI CAPITOLI DI IMMAGINA !!

Questa one-shot è stata scritta dopo una riflessione intensa grazie a cui ho capito come mettere insieme tutti i miei film mentali in una sola ff con un senso compiuto. Dal testo: "Percy continuò a guardare incantato Annabeth. Era da togliere il fiato anche con i capelli appiccicati al viso da sudore e il sangue che le colava dal braccio e dalla base del collo, sporcando la sottile canottiera gialla che indossava. Ah, giusto, devo avervi spaventato con le ferite. State tranquilli, sono solamente stati attaccati da un mostro, niente di che."