"Quando il sole mi acceca,penso che i suoi occhi mi facevano lo stesso effetto."

Prova ad immaginare se un giorno sbagliassi a contattare persona su Skype. Se chiamassi qualcuno che non conosci, di un altro Paese. E se poi ti innamorassi? Se ti innamorassi di quella persona? Chi ti salverebbe più? Ed è così che si innamorarono Saul e Beatrice. Ed è così che iniziarono a lottare per cercare di incontrarsi, sfiorarsi, baciarsi anche solo una volta. L'unica maniera per affrontare l'impossibile è credere che sia possibile.

"Non ho niente più da dire, da fare. 
Cerco di trovare qualcosa che riesca a farmi sorridere, ma non mi riconosco nemmeno più.
Una volta ne ero capace, sai. 
Ero capace di ridere, e lo facevo come nessun altro.
Lo facevo per tutte quelle battute squallide dei miei amici, per tutte le cadute, le stronzate che facevamo insieme e poi ad un certo punto ho smesso.
Mi sono guardata in faccia, e mi sono chiesta 'perchè'.
Non ero io.
Non mi sentivo io.
Avevo perso tutto. Avevo smesso di essere la ragazza di prima.
Non ridevo più, non mi sentivo più a mio agio con nessuno.
Ed ora cosa sono?
Una persona? 
Non credo.
Non può esistere una persona così.
Senza scrupoli, senza sentimenti, senza ragione.
Non sono nessuno.
Non sono niente.
Non sono io."

L'età dell'adolescenza é decisamente un periodo delicato; se sei il membro di una delle band piú emergenti dell'ultimo anno... Beh, la cosa si fa ancora più complicata! Questa è la storia di Emma e dei suoi migliori amici, catapultati in un mondo di fama e successo, ad affrontare una vita di convivenza tra litigi, amori e sogni. Emma si ritroverà a fare i conti con il suo peggior incubo, la timidezza. *** -Amore mio svegliati..-Disse lei disperava versando una piccola lacrima che andò a finire sulla guancia di Christian. Il ragazzo aprì a fatica gli occhi, guardandola debole. Emma sorrise rincuorata, prendendogli le mani tra le sue e sfregandole cercando di dargli un po' di calore. -...Amore mio?-Gracchiò lui debolmente ma con un sorrisetto malizioso ad incorniciargli il volto. -....Scemo.- ||Premessa! Questo è un probabile continuo di una serie TV intitolata "Alex&co" quindi i personaggi NON mi appartengono, leggendola senza aver visto la serie potreste ritrovarvi disorientati perchè non a conoscenza di alcuni fatti. Grazie dell'attenzione.||

Oggi lo guardavo mentre parlava. Sa sempre usare le parole giuste, coinciso e diretto. Starei ore intere ad ascoltarlo, anche senza dire niente, e lo sai, per me sarebbe un'eccezione. Mi capita spesso di guardarlo, mi fisso sempre sulla porzione di pelle lasciata scoperta dal colletto della camicia. Spalla, clavicola, collo... Proprio lì, lì in mezzo è il posto in cui mi vorrei rifiugiare. Profuma sempre di buono, quel profumo che mi piacerebbe respirare sempre. E poi mi dico che io lì ci sono stata, anche se per poco tempo. Lì ci ho appoggiato la testa, il naso, le labbra, le paure, le tante aspettative, tutti i pensieri in confusione. Lì ci ho appoggiato un po' d'amore.