Lo guardai mentre, seduto scompostamente sul divano, suonava la chitarra in modo molto poco professionale e sputava parole senza quasi importarsene. Lo sguardo fisso in un punto, senza guardarlo veramente. Quello era il modo più bello in cui sapeva cantare, quando lo faceva la sua anima e non la sua testa.
Il diario di Rebecca, un'adolescente di Napoli che si firma "Straniera Urbana". Enjoy! 21/02/2016 - 15/04/16 #5 in Spirituale (17/09/16) #1 in Spirituale (03/10/16)
Tutto quello che volevano era la felicità provocata dalla loro continua ricerca per la libertà. Ma entrambi trovarono la felicità in qualcosa che non era la libertà.
"Dopo di te ho messo un punto a tutto, quasi annullandomi, tremendamente labile, mi sono resa conto che ti stavo perdendo, ma inutilmente, non riuscivo a fermarti, era così, mentre ti perdevo ti baciavo." crediti per la copertina a: perksofbella