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2 stories
La banalità dell'omofobia by Gaia_Mic
Gaia_Mic
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[DISPONIBILE IN TUTTE LE LIBRERIE COL TITOLO "RICCARDO, LA PANDÀFECHE ED IO"] "La banalità dell'omofobia" è una storia di amore/odio, semplice, schietta e parzialmente autobiografica. Parla di Victor: un ragazzo che frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico, che ama la botanica e giocare a calcio. La sua omofobia è talmente interiorizzata che il solo pensiero di poter "diventare" gay lo terrorizza e, per questo, non può capire né accettare ciò che prova per il suo amico d'infanzia, Riccardo, omosessuale dichiarato. Tentare di reprimere la propria natura è doloroso e frustrante, eppure a volte ci sembra l'unica scelta ragionevole. La resa dei conti, tuttavia, è inevitabile: tutti, prima o poi, dobbiamo confrontarci con i nostri errori e le nostre ansie. E allora abbiamo due possibilità: continuare a sbagliare, oppure scegliere di crescere e smettere di mentire a noi stessi. [Questa storia ha raggiunto la prima posizione in molte categorie (angst, bullismo, crescere, omosessualità, lgbtita, omofobia, slash, ecc.) svariate volte.] Per info sul cartaceo consulta l'ultimo capito.
Sinestesía by isognidielen
isognidielen
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DAL CAPITOLO QUATTRO "La macchina da scrivere": -"Lui morì quando avevo sette anni, forse otto. Ero molto legata a lui ma ancora troppo piccola per conoscerlo, così dopo la sua morte è diventato un estraneo per me. Ma non un estraneo in tutto e per tutto, piuttosto un vecchio amico con cui si è litigato...ci si è persi di vista ma qualcosa vi lega ancora. Ecco, così. Lui è ancora dentro di me. Lo riconosco nei signori alti e ben vestiti dentro alle berline nere, negli occhiali da vista di una determinata macchina, nell'odore delle sigarette di cui mi imbottisco. Forse è questo nella vita di Miranda che mi spinge ad odiarla. Il ricordo pressante di mio padre, il nostro rapporto mancato. Miranda è un fottuto complesso, insomma, e io la odio per questo." Miranda odia il suo nome, quindi si fa chiamare Norah, come Norah Jones. Norah è sinestetica, ogni cosa per lei ha un colore. Norah vorrebbe scrivere un romanzo, perché sente che quella è la sua strada. Norah non trova l'Ispirazione. Norah è tante cose. Ma in realtà non è nessuno.