il disagio in un libro yeh

•EX "L'orchidea fantasma"• #1 in Fantasia (dal 06/04 al 20/12/2017) *quasi ininterrottamente* •Wattys2017• La vita di Anthea Grage è apparentemente normale. Vive a Portown, una piccola cittadina nel Maine, ha una famiglia amorevole e un'inseparabile migliore amica, Lyv, l'unica a conoscere il suo oscuro segreto. Nessun altro sa che al calar della notte i sogni di Ant sono popolati non da paure e desideri, ma dalle ombre degli eventi che devono ancora accadere. Quando uno dei suoi sogni premonitori le annuncia l'arrivo in città di un giovane misterioso e bellissimo, Noah Shane, la sua noiosa routine viene completamente stravolta. La ragazza si trova d'un tratto costretta a mettere in discussione tutto quello in cui aveva sempre creduto. Parti oscure del suo passato bussano prepotentemente alla sua porta per tornare a galla e Caleb Shane, lo scorbutico cugino di Noah, sembra conoscere proprio quei segreti che lei ignora e che desidera apprendere a ogni costo. Riuscirà Anthea a scoprire le sue origini... e a sopravvivere?

"Fin da piccola ho saputo distinguere le ambizioni per il futuro dai sogni, perché questi possono diventare incubi." Sofia, la sera precedente al suo diciottesimo compleanno, si era concessa il regalo più grande, la realizzazione del suo sogno: vedere in concerto i Motionless In White. Intraprendente ed avventata decide di seguire il suo piano folle pur di incontrare i membri della band. Nell'aria elettrica di metà novembre l'aspettava il destino, ma a quale prezzo? Questa è la rossa storia di Sofia. Rossa come l'amore, la passione. Rossa come il sangue, come i suoi segreti. "È la città la mia guardiana, è lei a nascondermi tra le sue luci mentre cerco di lavarmi le mani. È tutto inutile e mi devo rassegnare. Acqua e sapone le profumano, ma non le ripuliranno da ciò che ho fatto. Non saranno mai immacolate, se lo sporco ce l'ho in testa." •••••• Dal capitolo 14, I'll Wait For You "Lo guardai spiazzata e con la bocca secca, come pietrificata; dovevo ancora elaborare le sue parole. Mi squadrava in attesa frenetica di una risposta e l'unica cosa che riuscii a fare fu quella di baciarlo istintivamente. Un semplice assenso. Un "sì" costituito di fatti, alcuni ancora da fare, molti, col semplice silenzio di chi deve aspettare. Fu un bacio che rivelò amarezza e rivalsa allo scenario di un tale futuro. Un marchio, uno dei tanti, che avrebbe ricordato che il tempo e la distanza sarebbero stati solo un numero. Sarebbero state lacrime, ma poi gioia. Sarebbe stata una fortificazione per noi che avremo saputo attendere." •••••• Questa storia è coperta da COPYRIGHT ©

Aprí il cassetto di legno alla destra del letto. Ne estrasse delle manette. Cominciavo ad avere paura. Vedendo la mia faccia cambiare radicalmente, lui accennò una risata giocherellando con quell'oggetto. Abilmente mi prese le mani, me le posizionò davanti a lui, in modo da facilitare il lavoro, e me le mise. Erano strette, ma riuscivo a sopportarlo. Pensavo che mi volesse fare del male, come aveva fatto la sera precedente, invece il suo gesto mi stupii: mi stese sul letto, mi allargò le braccia, tanto da farmi sentire pressione sui polsi a causa delle manette, e si posizionò tra di esse mettendo la testa sul mio petto e portando le mie mani sui suoi capelli. Voleva solo che dormissi con lui, e che durante la notte non scappassi per paura.