Elle era in piedi sul marciapiede e con gli occhi spenti la osservava, mentre strusciava svogliatamente il dorso del piede su un polpaccio. «Ciao, Ryuzaki...» a Emma finalmente uscì la voce «Allora sai dove vivo... E io non te l'ho mai detto! Quindi...» «Quindi?» le chiese lui curioso e vagamente irriverente. «Quindi immagino tu non sappia solo questo di me... Il punto è da quanto tempo sai!» Elle smise di grattarsi il polpaccio e portò il piede a terra «No. Il punto è che da ora la smetterai di giocare da sola a questa partita.» La gelò. Quella sua bella voce le arrivò dritta alla testa, come una tagliola affilata. Quel suo sguardo impassibile, agguerrito e freddo la trapassò. *** Un serie di strani e apparentemente trascurabili eventi. Una ragazza comune, preda di una situazione assurda ed incomprensibile. L'ingannevole iniziale assenza di tutto ciò che riguarda il mondo di Death Note, così come voi lo conoscete. Ma tutto quell'incredibile mondo c'è! Kira, Tokyo, il quaderno. Ed Elle arriverà... Perché volevo continuare a vederlo parlare, muoversi, ragionare. Nel capitolo 1, scheda del personaggio OC in stile "Death Note 13 How to read" ATTENZIONE: contiene spoiler dell'opera originale! IMMAGINE di COPERTINA: opera che Hanny ha dedicato a questa ff! http://hannylawliet.deviantart.com/

una ragazza normale a uno strano compagno di classe, ma cosa succede se una sera rimane troppo a scuola e scopre qualcosa che non dovrebbe?... e come andrà a finire? se siete curiosi leggete...

alcuni nomi giapponesi maschili e femminili giapponesi con i loro significati~ #3 - nomi (26/09/18) #1 - giapponesi (13/02/19) #1 - nomi (16/07/19)

Benvenuti :3 Questa è la mia seconda storia che tratterà di anime e manga, ma non saranno né consigli né recensioni, bensì una raccolta di frasi tratte da anime e manga. Spero vi piacciano. Buona lettura :)

La neve continua ad imbiancare Tokyo. Tutti sono a casa a godersi il caldo, ma non Hana. Lei riesce a vedere oltre i lividi che le solcano le braccia. Lei vede quello che gli umani ignorano. Forse è per questo motivo che la sua storia si intreccia irremediabilmente con Yato, una divinità minore che di divino non sembra avere niente. Ma come Hana sa bene, l'apparenza è solo una maschera.