Cosa può succedere quando un ragazzo ed una ragazza con caratteri estremamente diversi, abituati a stili di vita opposti, sono costretti a vivere sotto lo stesso tetto di un lussuoso attico di Manhattan? © TUTTI I DIRITTI RISERVATI ATTENZIONE: la storia contiene un linguaggio forte e scene sessuali esplicite. #1 zaynmalik #1 teenfiction

«Come lo vuoi il cioccolato? Be', esiste anche con la menta, ma deve fare davvero schifo, come facciano a venderlo non mi è chiaro. Cioè, non mi fraintendere, se lo vuoi te lo prendo subito.» le parole uscirono una dietro l'altra senza interruzioni dalla sua bocca e, se fino a qualche mese prima sarebbe stato assurdo per i miei gusti riguardo al cioccolato, in quel momento vedendo la sua pelle non ci pensai due volte a rispondere. «Cioccolato al latte.» Cover realizzata da @giomalik__

Oltre cento anni nel futuro, la corruzione ha preso possesso su gran parte dei governanti e dei governi. Quello che una volta era un mondo libero, adesso è dominato dal Governo - composto da un gruppo di Padroni. Padroni come Zayn. Il resto della popolazione è ridotta in schiavitù. Non ci sono vie di mezzo; nessuna classe media. O sei ricco, o sei costretto in schiavitù. Se sei fortunato, puoi vivere un paio di anni, magari anche la tua intera vita ben nascosto - libero - ma in costante paura. Ma se sei come Abigail, il tuo più piccolo errore potrebbe diventare il tuo peggior incubo. Presa di forza dalla vita di strada, Abby è venduta ad uno dei più ricchi, più potenti e più attraenti uomini al mondo, Zayn Malik. Abby avrebbe potuto essere un'altra schiava donna, forzata a fare qualsiasi cosa Zayn volesse. Eccetto una. Abby nascondeva qualcosa di sacro. Qualcosa in cui persino l'uomo più potente, manipolativo e bello non vorrebbe immischiarsi. - • - Storia di @izzysaphira

Mi fermò per l'ennesima volta, nonostante gli avessi chiesto di non avvicinarsi a me per il momento. «Che ti prende?» mi chiese. «Ti avevo detto di non venire da me» «Mi spieghi qual è il problema?» Mi guardai intorno, per assicurarmi che, almeno per quella volta, nessuno ci stesse fissando come al solito. «C'è che mio fratello non vuole che mi avvicini a te» Sul suo viso si formò un ghigno. «Merda» Corrugai la fronte. «Perché?» «Ti ha spiegato il motivo per cui non dovresti farlo?» mi chiese e io scossi la testa. Fece spallucce, il suo sguardo si lasciò andare altrove. «Ha paura che il mio scopo sia fare sesso con te.» Quando quella scena si materializzò nella mia mente, rabbrividii ma non lo diedi a vedere. «E non è così?» Lui mi guardò. «Non credo che una notte con te mi basterebbe.»