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Rebecca sai chi sono?

Io ormai sono perduta ma troverò il modo di salvare loro...

Almeno questa volta, a distanza di tre anni, posso dire che davvero Luke Hemmings era l'ultima persona con cui mi sarei voluta ritrovare in una situazione simile. * Luke cade rovinosamente a terra, svenuto. «Oh, l'ha presa bene, tutto sommato,» commento, per poi avvicinarmi al suo corpo e smuoverlo leggermente con il piede nudo, mentre ripeto il suo nome aspettando che si riprenda. «Massimo dieci minuti. Se non si risveglia prima, lo faccio arrosto.» *sequel di Two Castaways*

Missing moment della mia storia "big girls (don't) cry", giusto per farci ancora un po' male. Un piccolo racconto dove si vede cosa fanno i ragazzi dopo un anno dal Natale.

Questo racconto parlerà del mio viaggio con l'anoressia. È iniziato tutto cosí: una dieta, un po' più di sport, stare attenta alle calorie. Poi quella voce che si insedia nella tua testa e grida: "mangia di meno,sei una grassona!" E quello che doveva essere quasi un gioco si è trasformato in un tunnel dell'orrore senza fine. {le foto all'inizio di ogni capitolo sono mie.}

"Non voglio vederti, sentirti e sentire il tuo nome mai più." e fu così fin quando Vanessa non decise di mandare un messaggio al suo ex migliore amico Luke Hemmings dopo tre anni dalla tragica lite che li divise.

"Le tue labbra dicono no, i tuoi occhi dicono sì. Chi devo ascoltare, pesca?". In cui due ragazzi che si detestano amabilmente finiscono per fare un errore, promettendosi che non succederà mai più. Ma è una promessa destinata ad essere infranta. "Tu sei matta". "Preferisco il termine 'particolare', ma se ti piace di più quello, fai pure".

Le migliori conversazioni avvengono sempre nelle notti prive di sonno. "Non avrai sonno domani a scuola?". "Ne sará valsa la pena".

Chiusi il diario stanca di leggere quelle stronzate da quattordicenne. Inutile dire che in quattro anni non ci siamo mai scambiati mezza parola. Forse qualche sguardo mentre uno dei due parlava ma niente di più... -Tratto da primo capitolo